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Attualità | 08 aprile 2020, 10:59

Covid-19 e gli effetti sul turismo in Italia: interviene Futura Sanremo "Servono strategie efficaci per il settore"

“Secondo una stima effettuata dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti il 2020 si concluderà con una riduzione di oltre 260 milioni di presenze turistiche (-60%) rispetto allo scorso anno, con un totale di circa 172 mila presenze".

Covid-19 e gli effetti sul turismo in Italia: interviene Futura Sanremo "Servono strategie efficaci per il settore"

“A metà della quarta settimana di lockdown del Paese, il miglioramento della curva dei contagi da Covid-19 fa sperare in un lento, ma progressivo, esaurirsi dell'epidemia. Questa notizia, tuttavia, si coniuga poco con la ripresa economica alla quale dobbiamo già pensare ora se vogliamo una ripartenza efficace a contrastare questo periodo di inattività, in particolare del turismo”.

Interviene in questo modo ‘Futura Sanremo’, sul futuro turistico della nostra provincia e regione. “Secondo una stima effettuata dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti – prosegue - il 2020 si concluderà con una riduzione di oltre 260 milioni di presenze turistiche (-60%) rispetto allo scorso anno, con un totale di circa 172 mila presenze. Per raffigurare un'idea dell'impatto del virus sul settore, basti pensare che questi dati, se dovessero concretizzarsi, sarebbero analoghi a quelli registrati negli anni '60: un ritorno al passato di ben sessant'anni, quando ancora la globalizzazione e i viaggi internazionali erano fenomeni ridotti. È infatti verosimile che, se in Italia si giungerà, forse, al termine dell'emergenza verso maggio, le frontiere e i collegamenti internazionali non verranno riaperti prima della conclusione dell'epidemia negli altri mercati turistici esteri. Questa limitazione comporterebbe una riduzione di 29,1 miliardi di euro di spesa turistica: un valore a dir poco disastroso se si considera il conseguente impatto anche sui settori della ristorazione e bar (6,4miliardi di euro in meno), delle vendite (5,1 miliardi in meno) e dei trasporti (2,9 miliardi in meno). In questo quadro vanno aggiunti i dati di chi occupa una buona percentuale del pil italiano. Le agenzie di viaggio, che si occupano di outgoing, cioè di tutti quei viaggi dall’Italia verso l’estero, hanno subito e subiranno un tracollo impressionante, non solo perché le frontiere non sappiamo precisamente quando saranno completamente aperte, ma anche perché tante persone messe in cassa integrazione (che non è detto vengano in seguito riassunte), come quelle che risultano ancora assunte ma stando a casa in quarantena hanno già consumato le ferie dovute di quest’anno, o tante partite iva messe a dura prova, sicuramente non viaggeranno”.

“Secondo le stime effettuate – termina Futura - i mercati turistici non recupereranno il normale andamento prima del 2021. Se non si attueranno delle strategie efficaci per rilanciare il settore turistico e tutelare le imprese, nelle quali sono inclusi tutti, dalle agenzie ai tour operator, dai taxi agli ncc, fino all’indotto degli alberghi, bar, ristoranti, guide etc. L'unico soggetto che trarrà giovamento sarà l'ambiente, non che ce ne dispiaccia, con una riduzione dei livelli di inquinamento, causati in parte anche dal turismo (quasi il 10%). Peccato che, nonostante ci siano le modalità, sia necessario un virus per farci tutelare l’ambiente, e a caro prezzo per tutti”.

Redazione

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