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Coldiretti Informa | 20 aprile 2020, 13:22

DL Imprese, Coldiretti: “Serve immediata liquidità per affrontare la crisi e permettere la ripartenza dei territori”

"Le nostre imprese devono essere sostenute, rappresentando cardini dell’economia dei territori e possedendo quel valore strategico fondamentale che può aiutare la nostra società ad uscire dalla crisi”

DL Imprese, Coldiretti: “Serve immediata liquidità per affrontare la crisi e permettere la ripartenza dei territori”

Stop dei commerci per molti settori, riduzione delle entrate, rischio perdita di competitività sui mercati esteri e burocrazia che paralizza la ripartenza: ecco alcune delle principali problematiche che stanno affliggendo, da quasi due mesi, le imprese agricole ed ittiche liguri, problematiche accompagnate dalle incognite legate al “dopo emergenza” che rischiano di trovare le aziende impreparate  a riprendere la loro attività. Per far fronte a tutto questo e permettere la ripresa futura dei comparti cardine dell’economia regionale ligure, serve subito liquidità per le imprese che hanno subito una diminuzione, o addirittura, il totale stop delle attività a causa della pandemia Coronavirus.

È come commenta Coldiretti Liguria l’analisi di Coldiretti in riferimento all’erogazione di finanziamenti da parte delle banche alle aziende in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus, con le opportunità previste dal cosiddetto Dl Liquidità (decreto legge 8 aprile 2020), attraverso cui lo Stato si fa garante. Il provvedimento interessa sia le aziende agricole che presentano il bilancio sia quelle che presentano la semplice dichiarazione Iva, e prevede diversi canali, per l’attivazione dei quali è possibile rivolgersi alla Rete Agricorporatefinance, promossa da Coldiretti che aiuta ad evitare pericolose file alle filiali delle banche e a ridurre la burocrazia.

“Anche in Liguria – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - l’impatto della pandemia Covid-19  ha avuto pesanti ripercussioni, in misura variabile, su tutti i settori agricoli, in special modo per quello florovivaistico, vitivinicolo, olivicolo, che già arrivava da una crisi precedente, e agrituristico, mentre non è stato risparmiato neanche il settore della pesca.  L’allarme globale provocato dal Coronavirus se, da un lato,  ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo di qualità prodotto dai nostri imprenditori, sta, allo stesso tempo, mettendo a nudo tutte le fragilità dei vari comparti. L’agricoltura e la pesca ligure hanno bisogno di una robusta iniezione di liquidità per permettere a tutte le imprese locali di poter continuare a svolgere quei ruoli fondamentali di fornitura di prodotti di qualità al Paese, tutela del territorio e valorizzazione delle nostre eccellenze. Un evento di dimensioni epiche come quello che stiamo vivendo non può essere affrontato con interventi normali e per questo riteniamo necessario che si intervenga, inoltre, a livello nazionale con il 'piano Marshall' proposto dalla Coldiretti per l’agroalimentare: le nostre imprese devono essere sostenute, rappresentando cardini dell’economia dei territori e possedendo quel valore strategico fondamentale che può aiutare la nostra società ad uscire dalla crisi”.

C.S.

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