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Attualità | 18 maggio 2020, 12:42

100 anni con Karol: questa sera dalle ore 21 distribuito gratuitamente a 100.000 lettori, l’e-book dei Papaboys

Daniele Venturi: “Un esperimento social unico nel suo genere. era doveroso per omaggiare il nostro Santo”

Karol Wojtyla (quadro eseguito da Massimiliano Utzeri della Compagnia di via Carducci)

Karol Wojtyla (quadro eseguito da Massimiliano Utzeri della Compagnia di via Carducci)

Questa sera del 18 maggio 2020, anniversario della nascita di Giovanni Paolo II, i Papaboys, in collaborazione con il quotidiano ‘La Discussione’ lanceranno una nuova iniziativa ‘originale’, come quelle che hanno contraddistinto l’attività dei giovani in questi 20 anni di presenza.

Sarà distribuito gratuitamente a 100.000 iscritti ai servizi on line del sito Papaboys (www.papaboys.org) ed attraverso i vari canali social (la pagina facebook Associazione Nazionale Papaboys ha oltre 300.000 iscritti). L’ebook, 50 pagine che ripercorrono la storia del pontefice polacco, scritto a due mani con il direttore della Discussione Catone, ripercorre i momenti salienti del Pontificato. Alla medesima ora in distribuzione gratuita, senza registrazione, anche sul sito della Discussione on line.

A seguire la presentazione del libro del direttore del sito Daniele Venturi 'Ci chiamiamo ‘Papaboys’ per Lui!'.

Al Pontefice Santo il nome non dispiaceva: per questo motivo, ci chiamiamo ‘Papaboys’, cioè ‘i giovani del Papa’!  E’ un nome che hanno ‘inventato’ i media, i giornalisti italiani ed internazionali nei giorni della Giornata Mondiale dei Giovani di Tor Vergata. Un gruppo di amici, con cammini diversi e croci diverse da portare, ha deciso dall’anno 2000 di guardare avanti e costruire una identità trasversale con questo nome.

Ci siamo riusciti? Non sta certo a me giudicarlo, ma in 20 anni di strada, ogni giorno ho davanti a me gli occhi di quel santo che mi ha guardato in profondità. E cerco, tra le contraddizioni quotidiane, di non scordare quel suo invito profondo, ‘spalancare le porte al Signore della vita!’.

All’epoca ci vennero addosso con livore e cattiveria, interi settori della Conferenza Episcopale Italiana (non tutti per la verità, ed oggi non più)  imbruttiti – probabilmente – da giovani che volevano seguire il Papa principalmente, con i suoi insegnamenti diretti, e non filtrati dagli schemi e dalle direttive! Ricordo solamente la ‘stupida ed inutile guerra’ che ci fecero alcuni siti e organi di informazione che all’epoca chiamavano ‘ufficiali’. Loro sì, perché appoggiati dai ‘poteri forti ecclesiali’  che avevamo scomodato, e noi no, perché non avevamo credibili referenze.

Dove sono finite oggi quelle bellezze tecnologiche fatte con quattrini dei fedeli da referenziati e brillanti reverendi rampanti? Spenti, out, off… sacrificati ad una brillante ecclesiastica carriera (referenziatissima anch’essa ndr). Io non ho umiltà purtroppo, è un mio grave peccato! Ma per fortuna non sono il solo, ed infatti attendo ancora scuse mai arrivate.

Oggi, il network PAPABOYS 3.0 ogni giorno raccoglie quasi 200.000 lettori laici, religiosi e ‘cristiani devoti’ attraverso i social network ad esso collegati. E non per merito nostro, ma per aver seguito alla lettera prima Giovanni Paolo II, poi Benedetto XVI, ed oggi Papa Francesco. Tutti e tre i Pontefici, ci parlano di Gesù Cristo direttamente, con proposte e spunti da mettere in campo ogni giorno. Siamo piccoli, poveri e deboli, ma ogni giorno con lo ‘Spirito di proposta’ che ci viene gratuitamente dato, proviamo a rispondere… presenti!

Non ho mai capito bene se ‘Papaboys’ era un ‘dispregiativo‘ o un tentativo di rinchiudere in una sola parola quella immensa massa di giovani innamorati non di Giovanni Paolo II, ma del Signore, che stavano percorrendo, come mai nella storia, le strade di quella città, Roma, dove 2000 anni fa uno dei migliori amici di Gesù, Pietro, ha fondato sulla roccia il corpo mistico e vivente proprio del Cristo.

C’è una triste verità che voglio ricordare in occasione della diffusione di questo e book per celebrare i 100 anni della nascita di Giovanni Paolo II: il mondo, ma purtroppo anche buona parte della Chiesa, ha scordato il suo insegnamento! Sono state cancellate le sue profetiche visioni, le sue parole di coraggio e speranza. Ci siamo anestetizzati sul nostro finto benessere, economico e spirituale, lasciandoci travolgere da ciò che meno completa il cuore dell’uomo.

Ed allora Karol, non ci abbandonare a noi stessi, parla ancora a Gesù di ciascuno di noi, dei nostri cuori, dei nostri progetti, delle nostre difficoltà. Sostieni il Pontefice regnante nell’impervio cammino di ogni giorno ed aiutalo a santificare e santificarsi, con lo sguardo rivolto a Maria, come tu ci hai insegnato.

Ed io non ho intenzione di dimenticarti!".

C.S.

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