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Sanità | 18 maggio 2020, 11:38

Coronavirus, ecco le 7 bufale più diffuse: Covid-19 e corretta informazione

Coronavirus, ecco le 7 bufale più diffuse: Covid-19 e corretta informazione

Nei periodi di emergenza, come quello che stiamo attraversando, circolano in modo massiccio bufale e disinformazione. Per evitare di imbattersi in notizie false e fuorvianti, è sempre consigliabile fare riferimento a fonti istituzionali ufficiali e certificate. Per questo noi di Fab SMS abbiamo pensato di raccogliere alcune bufale legate al coronavirus, tratte dal sito del Ministero della Salute, per combattere la disinformazione sul Covid-19.

1. C'è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G? Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato all'esposizione alle tecnologie wireless.

2. Indossare due o più mascherine protegge maggiormente? Indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus, ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Inoltre, l'uso razionale è importante per evitare inutili sprechi.

3.Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione? Le evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree geografiche.

4. Il coronavirus colpisce l’apparato respiratorio quindi se si è in grado di trattenere il respiro per almeno 10 secondi senza tossire vuol dire che si è sani? Il modo migliore e scientificamente dimostrato per confermare se si ha il Covid-19 è con un test di laboratorio e non mediante prove di apnea o con esercizi di respirazione.

5. La vitamina D protegge dall’infezione? Non ci sono evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo di protezione dal nuovo coronavirus.

6. C’è correlazione tra fumo e rischio di ammalarsi? Smettere di fumare è importante perché si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine. Studi recenti hanno evidenziato nei fumatori un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 rispetto ai non fumatori.

7.Pulire pavimenti e superfici con il vapore protegge dal nuovo coronavirus? Non ci sono evidenze che il vapore svolga un’azione sterilizzante nei confronti del nuovo coronavirus. Le azioni più efficaci per la pulizia della casa e degli ambienti sono quelle di pulire pavimenti e altre superfici prima con acqua e sapone o altri detergenti per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con una soluzione di cloro attivo allo 0,1%. Per la pulizia dei servizi igienici e delle superfici toccate più frequentemente (maniglie delle porte, finestre, cellulari, tastiere dei pc, ecc.), la percentuale di cloro attivo sale allo 0,5%. Per la decontaminazione delle superfici che potrebbero essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, dopo la pulizia con un detergente neutro, è possibile utilizzare un disinfettante a base di alcol. Sia durante sia dopo le operazioni di pulizia delle superfici è necessario arieggiare gli ambienti.

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