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Politica | 21 maggio 2020, 10:12

Bandiera blu a Diano Marina, 'Diano Riparte' replica alla maggioranza: "Merito di Rivieracqua e degli stabilimenti balneari"

I consiglieri d'opposizione replicano alle dichiarazioni degli assessori Barbara Feltrin e Cristiano Za Garibaldi

Bandiera blu a Diano Marina, 'Diano Riparte' replica alla maggioranza: "Merito di Rivieracqua e degli stabilimenti balneari"

I consiglieri d'opposizione di Diano Riparte Angelo Basso e Michele Calcagno replicano alla maggioranza sul tema relativo all'ottenimento della bandiera blu da parte della città degli aranci.

Contrariamente a quanto dichiarato dai due assessori, - scrivono - nulla c’entra nell’attribuzione della bandiera blu la vivibilità della intera città e i suoi punti di forza rappresentati dal verde, dalla raccolta differenziata, dai parchi giochi e da quant’altro. L’assessore Feltrin, che evidentemente non conosce neppure la storia della città che sta amministrando, e che sottolinea che Diano non avrebbe avuto riconoscimenti di questa portata se non nel lontano 1990, dovrebbe invece sapere che Diano Marina ha ottenuto con l’amministrazione Basso la certificazione europea per l’ambiente 'Iso 14001' proprio per l’ambiente, la funzionalità, la vivibilità, la bellezza delle località, ed oltre a ciò il sindaco era stato a Bruxelles a ritirare anche un premio europeo attributo alla città degli aranci per importanti riconoscimenti gastronomici di cui oggi non si è saputo neppure conservare l’iniziativa.

Ricordiamo ai due assessori che se fanno riferimento poi ai successi ottenuti con la raccolta differenziata Diano fa registrare la percentuale del 30-35 % molto lontano quindi dal 65% previsto dalla legge, tanto che paga ogni anno una sanzione per il mancato raggiungimento della percentuale prevista. Infine anche riguardo al collegamento al depuratore di Imperia che sarebbe stato realizzato dal Comune, sul bilancio dianese non risultano spese di questo tipo. Il lavoro è stato eseguito da Rivieracqua grazie ad una spesa di 6 milioni di cui tre erano già stati assicurati dalla Regione alla precedente amministrazione Basso e gli altri tre grazie ad un mutuo dove il Comune di Diano non c’entra per nulla. In conclusione il nostro gruppo crede che un riconoscimento vada invece attribuito appunto a chi ha realizzato il depuratore e ai titolari degli stabilimenti balneari che hanno operato secondo crismi di grande professionalità”.

 

Redazione

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