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Politica | 30 maggio 2020, 18:39

Coronavirus, XIX Giornata Mondiale del Sollievo, Assessore Viale: “Cure palliative hanno sempre garantito i servizi durante l’emergenza, al fianco di chi soffre”

“Da 1° marzo a 30 aprile 1199 prese in carico domiciliari e oltre 76 mila accessi a domicilio”

Sonia Viale

Sonia Viale

“I servizi di cure palliative e terapia del dolore hanno continuato a garantire i loro servizi durante tutta l’emergenza Coronavirus, svolgendo una serie di azioni di fondamentale importanza. Domani, domenica 31 maggio, si celebra la XIX edizione della Giornata del Sollievo: non potremo celebrare come avremmo fatto in tempi normali, ma vuole comunque essere un’occasione per ringraziare di cuore tutti gli operatori che, in questi mesi così complessi, non hanno mai fatto venire meno la loro umanità e la loro professionalità”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale.
“È giusto quindi ricordare – aggiunge Viale –  il continuo e incessante sforzo da parte della rete regionale di cure palliative che, coordinata da Alisa, si è attivata fin da subito per fronteggiare l’emergenza in atto e per promuovere, anche e soprattutto in questo difficile momento, la diffusione delle cure palliative e della lotta al dolore per il sollievo dalla sofferenza fisica e morale per tutti coloro che, purtroppo, non possono giovarsi di cure destinate alla guarigione”.

I servizi di cure palliative domiciliari da inizio pandemia sono stati infatti mantenuti ed erogati secondo specifiche procedure e modalità, definite a livello nazionale e declinate a livello locale, per assicurare gli adeguati livelli di assistenza ma anche per garantire la sicurezza di pazienti, caregiver ed operatori sanitari e sociosanitari.

“Nel complesso – spiega la vicepresidente Viale – dal 1° marzo al 30 aprile le reti locali di cure palliative hanno effettuato in tutta la Liguria 1199 prese in carico domiciliari, e oltre 76mila accessi a domicilio. Inoltre i servizi di cure palliative delle diverse Asl hanno lavorato in sinergia con i medici di medicina generale, i servizi di cure domiciliari, gli ospedali e i Gsat, fornendo risposte a una popolazione di persone fragili che, per l’emergenza Covid, non ha potuto accedere a servizi usuali come day hospital, day services oncologici, ambulatori territoriali specialistici”.

Tutte le reti locali di cure palliative inoltre hanno garantito fin dai primi giorni dell'emergenza un "triage" telefonico per ogni assistito, sia per verificare la presenza di sintomi riconducibili ad infezione da Sars - Cov2, sia per sostenere e garantire vicinanza alle famiglie in un periodo di necessaria riduzione dei contatti umani.
Infine, gli specialisti di Cure Palliative, pur costretti a non svolgere attività ambulatoriale in regime ordinario, hanno garantito consulenze gratuite a domicilio di terapia del dolore a pazienti fragili, su chiamata del medico di base o dei servizi di cure a domicilio.

Sono incrementate anche le prese in carico e gli accessi a domicilio da parte del centro di riferimento regionale per le cure palliative pediatriche (aumento degli accessi a domicilio del 30% rispetto al primo bimestre 2020 sullo stesso numero di prese in carico).

C.S.

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