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Al Direttore | 29 luglio 2020, 21:06

Limiti di velocità in autostrada: l'opinione del nostro lettore Carlo

“Numerose variazioni del limite di velocità massimo in spazi troppo brevi”

Limiti di velocità in autostrada: l'opinione del nostro lettore Carlo

Il nostro lettore Carlo ci scrive per dire la propria in merito ai limiti di velocità in autostrada.

In relazione all’articolo scritto dal sig. Claudio a proposito dei limiti di velocità in autostrada, desidero esprimere il mio parere, accogliendo così la proposta di aprire un dibattito pubblico sull’argomento. Giusto pochi giorni fa ho dovuto fare diversi viaggi nella tratta Ventimiglia Imperia e viceversa. La mia impressione è stata perfettamente identica a quella avuta dal sig. Claudio; numerose variazioni del limite di velocità massimo in spazi troppo brevi. Il conducente che desiderasse mantenere sempre la velocità massima consentita si vedrebbe costretto a ripetute accelerazioni e decelerazioni accompagnate a volte da leggere frenate. Una condotta di guida così impostata, oltre a essere più stressante, è oltretutto antieconomica dal punto di vista del consumo di carburante e di sollecitazione del mezzo. Quindi sicuramente i limiti di velocità andrebbero posizionati diversamente, in modo da permettere una guida più costante e limitando il rischio di incappare nelle trappole dell’autovelox. Tuttavia colgo l’occasione per sollevare un’altra problematica relativa ai limiti di velocità: secondo me in alcuni tratti sono troppo bassi e mi spiego meglio a cosa mi riferisco. Esistono diverse tratte in pieno rettilineo e in assenza di caselli o aree di servizio, in cui vi è un inspiegabile 110, oppure lievi curve in cui il limite scende a 100, senza contare tratti in cui si concretizza l’apoteosi dell’assurdità con 90 km/h. Un eccesso di prudenza non giustificato. Personalmente questo non lo ritengo un modo per tutelare la sicurezza, poiché imporre un limite di velocità è giusto quando il suo superamento può creare una situazione di pericolo o di rischio. Sinceramente andare a 130 in pieno rettilineo sono convinto si possa fare in totale sicurezza. E’ banale ricordarlo, ma il limite è la velocità massima che la legge prevede si possa raggiungere in quel tratto. Pertanto chi ha paura, chi non si sente sicuro, chi guida un veicolo lento, chi semplicemente desidera andare più piano, può benissimo farlo. Basta occupare la corsia più a destra e lasciare quella di sinistra a chi desidera ridurre i tempi di percorrenza stando ovviamente nei limiti di una guida sicura. Non ho mai capito con quale criterio vengano stabiliti i limiti massimi, ma ho la convinzione che non sempre siano legati alla sicurezza. A tal proposito mi viene in mente il nuovo ponte di Genova dove si parla di un limite a 70 km/h a causa della presenza di una curva. Mi chiedo: il limite prima era 90 km/h, il tracciato è identico, curva compresa. Cosa è cambiato? Nulla. Di conseguenza, non mi si può dire che per motivi di sicurezza ora il limite è ridotto a 70. Mi sembra davvero assurdo e fuori da ogni logica. Mi rifiuto di credere che queste cose siano dettate da reali motivi di sicurezza. Che mettano pure gli autovelox e sanzionino gli irresponsabili, però i limiti di velocità devono essere proporzionati al reale pericolo della strada. Solo così si smetterà di associare l’autovelox ad una trappola posizionata per fare cassa.  

Redazione

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