Attualità - 01 settembre 2020, 10:00

Treno vandalizzato con la livrea 'Cr7': un nostro lettore "Meno pubblicità ai writers e più controlli"

Treno vandalizzato con la livrea 'Cr7': un nostro lettore "Meno pubblicità ai writers e più controlli"

Un nostro lettore, Valerio, ci ha scritto per commentare l’atto di vandalismo ai danni del treno ‘Jazz’ dipinto di rosa:

"Da appassionato di ferrovie e da utente dei treni liguri, mi trovo rammaricato ad apprendere dell'ennesima notizia di atti di vandalismo ai danni di un convoglio Trenitalia. E questa volta non si tratta dei soliti graffiti di modesta entità, bensì della totale copertura con vernice rosa di un intero treno! Possibile che ancora si permettano simili cose? Quanto tempo e quanta vernice ci sarà voluta a questi vandali per realizzare un simile scempio? Possibile che nessuno abbia visto niente? Il dramma sta poi nel fatto che bersaglio di queste incursioni sono i nuovi elettrotreni Jazz, l'unico materiale rotabile di ultima generazione al momento presente nell'estremo ponente ligure tra Savona e Ventimiglia. Da quando l'Assessore ai Trasporti ligure Gianni Berrino ha iniziato a criticare pubblicamente l'operato dei writers (e in linea di principio non si può che dargli ragione) la situazione è precipitata è c'è stata un'escalation di graffiti sui nuovi convogli Jazz, culminata ieri con la ‘livrea CR7’. E' tuttavia risaputo che questi soggetti facciano un vanto del vedere la loro ‘opera’ finire menzionata e fotografata sui giornali e circolare avanti e indietro per centinaia di chilometri sulle linee italiane. In questi casi la giusta reazione sarebbe quindi non concedere attenzione mediatica, senza foto nè articoli, e rimuovere immediatamente il treno dal servizio per portarlo in officina e ripulirlo. E' l'unica tattica efficace per contrastare colpo su colpo l'operato dei vandali, in quella che nelle ultime settimane sta prendendo sempre più la piega di una guerra di messaggi e segnali tra istituzioni e writers. E siccome prevenire è meglio che curare, mi domando se nel 2020 non siamo ancora in grado di alloggiare i treni in depositi chiusi o quantomeno in parchi rotabili monitorati da telecamere. Magari assumere dei vigilanti che nelle ore notturne sorveglino i convogli stazionari? Spesa sicuramente inferiore al ripulire con frequenza i treni graffitati, oltre che evitare il danno di immagine all'azienda di trasporti e l'offesa visiva alla pubblica utenza. La piaga dei graffiti sui convogli ferroviari non è cosa nuova: è dilagata sul finire degli anni '90 con la diffusione delle bombolette spray. Per contrastarla la compagnia ferroviaria nazionale ha introdotto su larga scala già dall'inizio del millennio le pellicole adesive al posto della classica vernice per realizzare le livree dei suoi treni, in modo da rendere più facile il lavaggio delle vetture con semplici solventi, invece dei lunghi e costosi processi di ritinteggiatura. Eppure siamo ancora qui a parlare di graffiti e di treni vandalizzati, con l'aggravante che, come detto, il bersaglio prediletto sono gli unici treni di moderna concezione arrivati in questa parte della Liguria, per il resto circola ancora materiale risalente agli anni '80, seppur revampizzato. L'appello mio, degli appassionati e degli utenti ferroviari tutti è quello di prendere provvedimenti immediati ed efficaci per contrastare l'escalation di questo problema, che nella giornata di ieri ha toccato livelli imbarazzanti e non più sostenibili per un servizio pubblico”.

(Nelle foto, risalenti al 25 agosto, i convogli Jazz pesantemente graffitati a Albenga e Laigueglia)

Carlo Alessi

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