Imperia, problemi all'acquedotto, duro attacco di Paolo Strescino (FDI): "Cosa hanno fatto presidenti e dirigenti della provincia da 100mila euro all'anno?"

È un duro attacco quello di Paolo Strescino, coordinatore della campagna elettorale di Fratelli d'Italia, che punta il dito contro chi ha amministrato la provincia in questi anni, richiamando alle responsabilità sulla gestione dell'acquedotto idrico.

“Il tema non è essere a favore o meno all'acqua pubblica – spiega Strescino - ma chi era chiamato ad amministrare, a fare delle scelte era la provincia, i cui ultimi due presidenti sono chiaramente riferimento del centrosinistra. Siccome il centrosinistra ha il buongusto di manifestare la propria capacità a gestire le cose, oggi abbiamo avuto la riprova che non è così”.

“Quando si fa una società come Rivieracqua – continua Strescino - la prima cosa che bisogna fare è un business plan e, in secondo luogo trovare i soldi. I nostri amministratori, presidente in testa e i dirigenti pagati più di 100mila euro all'anno, in questi anni che cosa hanno fatto?

Senza acqua muore il turismo, l'agricoltura, mi sembra di essere tornato bambino, ero piccolo quando arrivavano le autobotti a Imperia, ma nel golfo dianese ci sono da dieci anni. Non si può dire che non lo si sapeva, forse erano distratti a fare un carrozzone per incarichi, sottogoverno e consulenze, questo è il danno che hanno fatto e non vorre che la gente non avesse le idee chiare di chi sono le responsabilità, perché ne va del futuro del nostro territorio.

Il problema lo sollevò l'ex sindaco di Imperia Carlo Capacci, della cui amministrazione ho fatto parte per due anni, ma chi ha amministrato negli ultimi anni cosa ha fatto?”.

“Questo – continua – diciamo noi di noi di Fratelli d'Italia, ci sono delle responsabilità chiare da parte di persone che vengono mandate a risolvere il problema per conto di un ente, la provincia, i cui posti di governo sono decisi a tavolino, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il nostro territorio ha bisogno di più qualità sennò è un dramma, questi lo mettono in ginocchio con la loro superficialità, giocano a risiko anziché risolvere i problemi della gente, e non va bene. Ci dicano adesso, cosa hanno fatto in questi dieci anni, oltre che dividersi i posti”.