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Politica | 09 settembre 2020, 13:53

Imperia: emergenza idrica e dichiarazioni di Paolo Strescino, durissima replica di Domenico Abbo e Fabio Natta

"Rivieracqua è stata creata nel 2012 dai sindaci del tempo attraverso la cosiddetta ‘Ato Idrica’ e non dall'ente Provincia. Protagonisti principali furono i comuni di Imperia e Sanremo allora retti dal centrodestra"

Imperia: emergenza idrica e dichiarazioni di Paolo Strescino, durissima replica di Domenico Abbo e Fabio Natta

“Davanti al ritorno nell'agone della politica attiva del soldato Strescino (salviamolo!) con le più o meno confuse e scomposte dichiarazioni di ieri con cui è probabile tenti di recuperare la perduta visibilità, ci siamo interrogati se considerarle meritevoli di un commento. Rispondiamo oggi onde evitare che qualche lettore distratto prenda per buone le dichiarazioni del fu ‘Paperino’ (citazione Report Rai del 27 maggio 2012) e sperando di fornire al nostro qualche elementare rudimento che gli consenta in futuro di non ripetere simili figuracce figlie di un evidente stato confusionale probabile retaggio del suo lungo stop forzato”.

Inizia così il duro intervento di Domenico Abbo e Fabio Natta, in risposta all’articolo pubblicato ieri dal nostro giornale (QUI) con le dichiarazioni di Paolo Strescino sull’emergenza idrica del comprensorio imperiese e dianese. “Anzitutto – proseguono Abbo e Natta - va ricordato che Rivieracqua è stata creata nel 2012 dai sindaci del tempo attraverso la cosiddetta ‘Ato Idrica’ e non dall'ente Provincia. Protagonisti principali furono i comuni di Imperia e Sanremo allora retti dal centrodestra e Strescino dovrebbe saperlo perché era vicesindaco e poi sindaco del capoluogo. Le citate consulenze così come le nomine dei presidenti di Rivieracqua erano e sono di competenza dei soci e cioè i comuni e non della Provincia. Solo nel maggio 2015 diventa presidente Natta: in un sistema elettorale completamente mutato, con un ente lasciatogli in pre-dissesto con il personale abbandonato a sè stesso, e a capo di una amministrazione dove sono rappresentate pressoché tutte le forze politiche. Così come avviene dal 2019 con quella a guida Abbo, già consigliere delegato con la stessa amministrazione Natta”.

“I dieci anni di centrosinistra indicati da Strescino – vanno avanti Abbo e Natta - sono quindi figli della distorta fantasia di chi contesta oggi le nostre umili ma decorose giacche e cravatte dimentico degli abiti lussuosi che sfoggiava ai tempi degli ambiti incarichi romani ed europei. Da ultimo una considerazione doverosa: siamo preoccupati, come tutti – terminano - dello stato in cui versa la rete idrica provinciale, in particolare quella dell’acquedotto del Roya. Dare la colpa ad altri come ha fatto in modo sballato e tragicomico Strescino non è nel nostro costume. Occorre però prendere atto che negli ultimi vent'anni la politica non ha mai preso seriamente in considerazione di pianificare un opera che integri l'esistente e ammalorato acquedotto Roya. Strescino e suoi amici preferiscono nastri, lustrini e tappeti rossi. Roba che si vede e fa scena a differenza dei tubi sott'acqua. Questi però sono vitali per il nostro territorio. Speriamo che in queste ore il redivivo Strescino, aprendo il rubinetto senza vedere arrivare nulla, se ne sia finalmente accorto”.

Redazione

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