Il presidente di 'Alziamo i toni', Enrico Amalberti, scrive una letta aperta al governatore Giovanni Toti. "Ritengo che sia controproducente per l'economia italiana e regionale procedere ad un nuovo lockdown, scrive nella missiva Amalberti. Le normative sono già presenti e sarebbe sufficiente farle rispettare con maggiore rigore, invitando altresì ogni cittadino ad un maggiore buon senso. In caso di ulteriore chiusura di palestre, centri estetici, barbieri e parrucchieri l'economia inizierebbe a bloccarsi una seconda volta. Il Governo sostiene che non siano "servizi essenziali" ma...in questo contesto storico bisogna porsi un'altra domanda: le attività lavorative in sè, che consentono ad intere famiglie di sopravvivere, sono "essenziali"?. Noi di 'Alziamo i toni' riteniamo di sì".
"In quanto permettono al motore della economia di continuare a girare, prosegue 'Alziamo i Toni'. Il prossimo passo potrebbe essere la chiusura di bar, ristoranti, aziende del settore terziario, libere professioni, saranno ancora colpiti il settore agricolo e quello del turismo, tanto rilevante per la Nostra Italia e per la Regione Liguria, per un ritorno alle origini del mese di marzo. Vorrebbero iniziare a chiudere le attività che hanno fatto aprire per ultime".
Amalberti invita quindi "tutti i cittadini al buon senso ed a 'servirsi' delle armi contro la propagazione del covid-19: lavarsi spesso le mani, utilizzo della mascherina come da disposizioni, utilizzo del detergente e distanze di sicurezza. Il tutto nel rispetto del prossimo e del diritto alla salute costituzionalmente garantito. Perché è bene chiarire che le mascherine chirurgiche servono principalmente a proteggere 'gli altri' da 'noi'. Rispettiamo il prossimo. 'Alziamo i toni'ed i suoi oltre 5.550 iscritti, termina così la missiva rivolta a Toti, saranno ancora al fianco delle categorie colpite da un'eventuale lockdown. Come già fatto in passato, tramite gli Organi istituzionali superiori".