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Sport | 23 ottobre 2020, 07:11

Imperia: prenotazioni tramite app, sanificazione costante e distanziamento. La palestra New Mistral: “Rispettiamo tutti i protocolli” (foto e video)

Nei giorni scorsi abbiamo visitato la palestra New Mistral di Imperia, ascoltando dalle parole del titolare Davide Raineri come il mondo dello sport indoor si sia adattato alle linee guida

Imperia: prenotazioni tramite app, sanificazione costante e distanziamento. La palestra New Mistral: “Rispettiamo tutti i protocolli” (foto e video)

Prenotazioni tramite un'applicazione, 'Bookway', sanificazione degli spazi, che già veniva effettuata prima dell'emergenza coronavirus e distanziamento sia durante l'attività fisica che durante le pause. È il protocollo che seguono le palestre, a rischio chiusura come detto dal presidente del consiglio Giuseppe Conte domenica scorsa, nel corso della conferenza stampa con cui ha presentato il Dpcm.

Conte ha lanciato una sorta di ultimatum ai gestori delle palestre, invitandoli ad adeguarsi alla normativa, pena la chiusura, considerando l'impennata dei contagi che si sta registrando in Italia nelle ultime settimane.

Nei giorni scorsi abbiamo visitato la palestra New Mistral di Imperia, ascoltando dalle parole del titolare Davide Raineri come il mondo dello sport indoor si sia adattato alle linee guida.

Da quando abbiamo potuto riaprire, a maggio, - spiega - abbiamo adeguato una serie di linee guida che ci sono state indicate, in primis dal Coni e poi dai comitati provinciali, noi siamo affidati con lo Csen, il presidente Giuliano Ferrari sempre molto presente, ci informa con mail e telefonate.

Noi gestiamo gli accessi in palestra in maniera molto semplice, con un'applicazione con cui facciamo in modo che in palestra non ci siano mai più di dieci, dodici persone su due piani. Abbiamo anche delle sale separate e dunque evitiamo gli assembramenti che potrebbero portare a un più facile diffondersi del coronavirus.

Per quanto riguarda la sanificazione, gli stessi prodotti che utilizzavamo prima per pulire, prodotti a norma come il GD90 che viene utilizzato negli ospedali, lo usavamo anche prima della pandemia e continuiamo a usarlo
".

Tra le altre linee guida, elenca Davide, “utilizzo degli spogliatoi solo in caso di estrema necessità, le docce non le facciamo utilizzare, i ragazzi sono stati indottrinati a cercare di rispettare le distanze, i due metri mentre si fa attività fisica e il mentre mentre non si fa, ma su spazi e gestione delle persone siamo ben abbondanti rispetto a queste normative”.

Nella sala spinning – continua – prima facevamo lezione con otto, dieci persone, adesso siamo in quattro. Diciamo che diventa un modo di lavorare quasi antieconomico, però intanto si sta in piedi e aspettiamo tempi migliori. Noi anche per evitare questo facciamo diverse attività all'aperto, andiamo in banchina a cento metri dalla palestra dove abbiamo uno spazio infinito, tra una persona e l'altra ci sono dieci metri. Dal punto di vista civico, insieme alla mia socia Ilaria Badellino, ci sentiamo di dire che abbiamo provveduto in maniera corretta a tutto quello che ci è stato richiesto. Più di così non sapremmo cosa altro fare”.

Dire che possa essere una palestra a far scatenare un cluster - conclude - non posso saperlo, noi ci stiamo attenendo, da quando abbiamo riaperto, rigorosamente a quello che ci viene indicato. Poi, se Conte e i suoi esperti riterranno che bisognerà fare qualcos'altro, speriamo in orario utile, ce lo comunicheranno”.



Francesco Li Noce

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