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Attualità | 02 novembre 2020, 12:46

Coronavirus, Conte alla Camera: "No a lockdown generalizzato, ma nel weekend chiusi i centri commerciali, Dad totale alle Superiori, e limitazioni degli spostamenti la sera" (Video)

Il premier ha illustrato i contenuti che saranno oggetto entro mercoledì del nuovo Dpcm. Oltre alle misure comuni sull'intero Paese altre riguarderanno le regioni dove vi è una maggiore incidenza del virus: "Saranno individuate 3 aree"

Coronavirus, Conte alla Camera: "No a lockdown generalizzato, ma nel weekend chiusi i centri commerciali, Dad totale alle Superiori, e limitazioni degli spostamenti la sera" (Video)

"La difesa della vita umana e della salute sono la nostra priorità; siamo consapevoli della frustrazione, della rabbia e stanchezza dei cittadini per le limitazioni delle libertà personali e siamo coscienti delle ripercussioni delle nuove restrizioni sull’economia e sui redditi, ma non vi può essere alcun dilemma tra la difesa della nostra economia e la tutela della salute pubblica". Così il premier Giuseppe Conte alla Camera dei deputati dove ha illustrato le nuove misure volte a contenere il contagio da Covid-19.

"La pandemia corre repentinamente in Europa, ha detto Conte, costringendo ogni Paese a varare nuove misure restrittive di settimana in settimana. Entro mercoledì saranno pronte nuove restrizioni". Così come illustrato dal Presidente del Consiglio non ci sarà un lockdown generalizzato, ma su tutta Italia alcune misure saranno uguali per tutte le regioni "per rafforzare il piano di contenimento e la mitigazione del contagio". Ed è per questo che sull'intero territorio nazionale ci sarà la chiusura nel fine settimana dei centri commerciali dove, però potranno restare aperte le farmacie e le parafarmacie, gli alimentari e i tabacchi. Sospese poi, tutte le mostre e disposta quindi la chiusura dei musei così come i corner relativi alle scommesse e i videogiochi saranno interdetti al pubblico. Stop poi, agli spostamenti verso le regioni in emergenza, ci sarà un limite nazionale di spostamento in orario serale, anche se al momento non è stato specificato l'orario, mentre la didattica a distanza è prevista per tutti gli studenti degli istituti superiori ed infine è ridotta al 50% la capienza dei trasporti pubblici nonchè la mobilità da e verso regioni a rischio. Le deroghe a queste restrizioni restano sempre le medesime: assoluta necessità, lavoro o motivi di salute. 

Durante il suo intervento alla Camera il premier ha lanciato l'allarme: "il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcuni territori. L'indice Rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un'altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese".

Il nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare entro mercoledì conterrà misure restrittive che saranno "differenziate a seconda dei livelli di contagi nei territori". Ogni intervento, ha detto Conte, sarà "vagliato a seconda della soglia di criticità e basato su vari parametri". Verranno infatti, indicate tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute. 

Anche se siamo più "attrezzati" rispetto alla prima ondata, sia sul fronte delle apparecchiature mediche, dei dispositivi di protezione che della risposta ospedaliera, secondo il premier "il quadro è peggiorato rispetto alla prima ondata", ma oggi "fino al 95% per cento delle persone presentano sintomi lievi". I ricoverati nei reparti di terapia intensiva negli ospedali italiani, stando ai dati di ieri, sono comunque 1939, cioè "poco più della metà dei posti letto attivati grazie alle forniture del governo con il commissario straordinario". Quindi, ha proseguito, "non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapie intensiva, ma registriamo un preoccupante affollamento, in particolare nelle terapie sub-intensive e nell'area medica in generale. Occorre poi alleggerire i pronto soccorsi".

Al termine del proprio intervento alla Camera il presidente del Consiglio, che ha comunque annunciato anche un tavolo con le opposizioni in vista del nuovo decreto, si è appellato al senso di unità nazionale: "restiamo uniti in questo drammatico momento". 

 

 

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