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Solidarietà | 21 dicembre 2020, 19:39

Coronavirus: Imperia Solidale nella distribuzione di alimenti e regali di Natale alle famiglie colpite economicamente dalla pandemia (Foto e Video)

Oggi abbiamo seguito la distribuzione dei pacchi al teatro l'Attrito, a borgo Foce, dove abbiamo incontrato i volontari impegnati da mesi

Coronavirus: Imperia Solidale nella distribuzione di alimenti e regali di Natale alle famiglie colpite economicamente dalla pandemia (Foto e Video)

"Durante il lockdown di questa primavera sono state circa 200 le famiglie che, settimanalmente, si sono rivolte alla rete di Imperia Solidale per ricevere un pacco alimentare". Lo scrivono i componenti di 'Brigata Girasole', che oggi, come ogni due settimane, ha distribuito pacchi alimentari e regali di Natale alle famiglie bisognose che si sono rivolte in questi mesi all'associazione nata proprio durante la prima fase della pandemia per dare una risposta a chi da un giorno all'altro si era trovato in seria difficoltà economica.

Oggi abbiamo seguito la distribuzione dei pacchi al teatro l'Attrito, a borgo Foce, dove abbiamo incontrato i volontari impegnati da mesi. In coda abbiamo trovato diverse persone, molte famiglie, straniere e italiane. "Qui accogliamo tutti", ci ha detto Renato Donati, responsabile del teatro.



"Oggi, - continua l'associazione -  a  distanza  di  mesi  dall'inizio  della  pandemia  e a pochi  giorni  da  Natale,  le  persone  che ritireranno l'aiuto alimentare nei due empori della Brigata saranno circa un centinaio. Tale servizio è  ancora  possibile  grazie  all'impegno  della  Brigata  Girasole,  nata  in  seno  ad  Imperia  Solidale  e  che riunisce  realtà  del  territorio  come  La  Talpa  e  l'Orologio,  Garabombo  l'Invisible,    l'Arci,  il  Teatro dell'Attrito, la Casa del Popolo , accomunate dallo stesso impegno nel sociale e dagli stessi valori di antifascismo, condivisione, mutuo aiuto e solidarietà.

Grazie  al lavoro  dei  volontari  impegnati  nelle  raccolte  nei  supermercati  e  alle  donazioni  di  tante, tantissime persone, attività e ditte locali, ogni due settimane riusciamo a fare fronte alle richieste di sostegno, purtroppo  in costante aumento, di  coloro  che a causa del covid hanno visto aggravarsi o precipitare una situazione già precaria. Dalle realtà più disparate, sono arrivate offerte di ogni genere: dal cibo ai pannolini, dai prodotti per l'igiene personale ai vestiti, dai giocattoli alla cartoleria.

Desideriamo  in  primo  luogo  ringraziare,  quindi,  tutti  coloro  che  in  questi  mesi  ci  hanno  aiutati  a dimostrare  che  'fare  rete'  nella  nostra  città  e  provincia  non  è  solo  possibile,  ma  anche  efficace  ed importante, e hanno dimostrato adesione e vicinanza, con il lorocontributo, al nostro modo di agire e alle battaglie che portiamo avanti.Per  quanto  ci  sia  parso  del  tutto  naturale,  data  l'emergenza  in  corso,  riconvertire  i  nostri  spazi  e  le nostre attività per portare avanti iniziative solidali, non possiamo non accorgerci di come, pur essendo passato quasi un anno dall'inizio di questa drammatica situazione, le istituzione siano intervenute in modo  insufficiente  e  caotico  in  molti  frangenti,  seguendo  strade  ben  distanti  da  quelle  della  salute pubblica e del benessere collettivo. Per salvaguardare gli interessi e privilegi di pochi, si trascurano i bisogni delle categorie più fragili e le esigenze di chi già prima viveva in un precario equilibrio ed ora deve affrontare difficoltà enormi ed inedite.A  risentire  particolarmente  per  questa  presa  di  posizione  saranno,  insieme  alle  fasce  più  deboli  ed emarginate della società, proprio gli spazi sociali come quelli che che formano la Brigata Girasole.I teatri indipendenti, le botteghe equo solidali, i centri aggregativi eculturali, quelli ludico ricreativi e quelli di confronto, estranei alla logica del profitto, dopo essere stati messi nelle condizioni di non poter  svolgere  alcuna  attività  di  finanziamento,  sono  stati  tagliati  fuori  da  qualsivoglia  misura  di sostegno economico importante. E in un paese come il nostro, in cui il mondo dell'associazionismo riveste un ruolo fondamentale di assistenza e supporto al cittadino  (in una città come la nostra, in cui le occasioni di incontro, dibattito e cultura sono davvero rare)non intervenire con misure risolutive e chiare in questo senso è un atteggiamento non solo superficiale, ma deleterio e miope.Per fortuna, Carlo Trucco, partigiano e amico scomparso nel 2018, il cui nome di battaglia -Girasole appunto -è stato adottato dalla Brigata, ci ha insegnato a resistere. A resistere e lottare.

Perciò  noi  continueremo  nelle  nostre  attività  di  raccolta  e  redistribuzione  di  cibo  e  vestiario, nell'assistenza e nell'ospitalità ai migranti e agli ultimi, perchè riteniamo che sia quello che è giusto fare. Ma contemporaneamente non rinunceremo  a portare avanti battaglie  e rivendicazioni per ricordare che quello attuale non è l'unico mondo possibile, che un cambiamento sostanziale nel nostro modo di pensare e consumare è oggi più che mai urgente e necessario; che le cose non devono tornare come prima, perché 'prima' era il problema; che i soldi per vivere tutti dignitosamente ci sono, ma nelle tasche di pochi; che la povertà non è una malattia, ma responsabilità di un sistema malato e sbagliato
".

Brigata Girasole

Francesco Li Noce

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