A causa e solo a causa della frontiera francese chiusa ai migranti in transito a Ventimiglia, nella città di confine in alcuni giorni di più e in alcuni giorni di meno si trovano uomini, donne e bambini in stato di necessità in strada. La loro presenza a volte pare disturbare alcuni, ma noi crediamo che la loro presenza disturbi le coscienze di tutti e tutte, perché - in fondo in fondo - tutti e tutte ormai sanno che l’arrivo dei migranti fa parte di un cambiamento epocale e tutti e tutte sanno che bisogna trovare soluzioni a lungo termine.
Anche chi sta vicino a loro, settimana dopo settimana, come molti di noi, non sa più quale nota intonare: supplicare le Istituzioni? sostituirle? Pressionarle? Fare in silenzio e non dire niente a nessuno? In questa metaforica partitura musicale, non ci si interrompe comunque.
Pur sempre appesantiti dal triste contorno (un parcheggio di fronte ad un cimitero) e dall’impossibilità a poter avere condizioni di maggiore dignità, i pranzi distribuiti il 25 e il 26 dicembre vengono da gruppi di solidarietà di Sanremo ed Imperia (‘Rete Sanremo Solidale’, ‘Popoli in Arte’, ‘Imperia Solidale’ con il supporto del Bar Hobbit). Come in una staffetta, poi, il pranzo del 27 sarà preparato da un gruppo di Ventimiglia, in attesa che cambi musica, ossia che si riveda globalmente il sistema di ingresso in Europa come le VISA che permettono il movimento legale tra una frontiera e l’altra.
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