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Politica | 07 gennaio 2021, 15:50

Assalto al Congresso di Washington, da Toti a Fossati il 'pentimento' dei sostenitori di Trump

Sui social anche il commento del sindaco di Imperia Scajola il quale, però non ha mai auspicato alla vittoria di Trump: "ultimo atto di un grave processo di deriva sociale e politica che sta interessando tutto l'Occidente"

Claudio Scajola insieme a John Ashcroft, Ministro Usa della Giustizia e dell'Interno dal 2001 al 2005

Claudio Scajola insieme a John Ashcroft, Ministro Usa della Giustizia e dell'Interno dal 2001 al 2005

Dopo i fatti di Washington che hanno visto l'assalto del Congresso da parte dei sostenitori dell'ormai ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a livello locale i rappresentanti della politica che avevano sostenuto il presidente uscente nella corsa alla casa Bianca, hanno fatto marcia indietro. Il primo, già ieri notte è stato il presidente della Liguria Giovanni Toti, che in un tweet e un post su Facebook, tra l'altro molto criticati nei commenti, ha detto che avrebbe votato Trump, sbagliando.

Il mea culpa per aver sostenuto Trump è arrivato anche dal vice sindaco di Imperia, Giuseppe Fossati, che su Facebook. "Chiedo scusa. Non avevo capito, ha scritto, non avevo capito perché i miei amici di Newport fossero tutti anti Trump in modo così deciso e perché lo ritenessero così pericoloso. Pensavo fosse solo un po’ bizzarro, come tanti politici a cui noi siamo abituati da tempo. Adesso ho capito. Non so se Biden sarà un buon Presidente, ma, ricredendomi, adesso mi fa piacere che abbia vinto lui".

Sempre su Facebook è arrivato il commento del sindaco di Imperia Claudio Scajola, il quale, va precisato, non aveva mai auspicato vittoria di Trump. Il sindaco ha correlato il post a una foto che lo ritrae insieme all'ex ministro statunitense John Ashcroft. "Ho osservato con attenzione e sofferenza quanto accaduto nelle ultime ore negli Stati Uniti. È l'ultimo atto di un grave processo di deriva sociale e politica- ha chiosato il sindaco- che sta interessando tutto l'Occidente e, in maniera più drammatica, il Paese che per anni abbiamo preso ad esempio.  Non a caso nei mesi scorsi avevo auspicato una vittoria di Joe Biden contro Donald Trump. L'esperienza di vita e la conoscenza dello scenario internazionale mi avevano fatto cogliere l'urgenza di un ritorno alla normalità, di abbassare i toni del confronto, troppo spesso oltre i limiti richiesti dal rispetto istituzionale. Agli Stati Uniti mi uniscono i ricordi del grande lavoro svolto da Ministro dell'Interno all'indomani del terribile attentato alle Torri Gemelle. Vent'anni fa la comunità internazionale seppe stringersi forte e il popolo americano diede prova di sapersi rialzare con orgoglio. Confido che a breve possa accadere lo stesso e che gli Stati Uniti tornino il faro della democrazia e della libertà dell'Occidente e del mondo intero. God Bless America".

Francesco Li Noce

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