Il 2020, per gli almeno 600 agriturismi della Liguria, si chiude con perdite tra il 70 e il 90%. La causa è dovuta alla pandemia, alla crisi generale e alle numerose aperture e chiusure, nonchè alle criticità legate al mondo del turismo, soprattutto l'assenza degli stranieri.
Tanti fattori che hanno pesato enormemente sulla programmazione e gestione delle attività. Coldiretti auspica interventi locali e regionali, con misure a sostegno della multifunzionalità delle aziende agricole ed ittiche locali, partendo, con una rimodulazione della TARI 2021.
A seguito della lettera inviata ad ANCI e, a livello provinciale, a tutti i Comuni, Coldiretti chiede di supportare l’economia del territorio con iniziative di sostegno economico e di allentamento della pressione fiscale. Le richieste assumono maggior rilievo soprattutto laddove per l’annualità 2020, nonostante la precedente richiesta di Coldiretti, non siano state applicate riduzioni o proroghe, così come già previsto nella nota IFEL del 24 aprile 2020.
“Il crack subito dalle attività agrituristiche ed ittituristiche – afferma Marcello Grenna, Presidente di Terranostra Liguria – sta mettendo in crisi molte imprese agricole e ittiche del territorio che hanno puntato sulla multifunzionalità aziendale, diventando punto di riferimento importante per il turismo della nostra regione. L’attuale situazione di incertezza sulla ripresa delle attività e del turismo, non consente alle nostre imprese di riprogrammare gli impegni e di far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria".
"Purtroppo, nonostante la richiesta avanzata lo scorso aprile per quanto riguarda le imposte locali, non tutti i Comuni liguri hanno agito nello stesso modo: per superare la crisi occorrono, ora più che mai, misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese, e un riconoscimento da parte di tutti i livelli della grave situazione in cui siamo. - aggiunge - È altresì importante che, appena la pandemia lo consentirà, si preveda l’apertura in sicurezza delle strutture agrituristiche spesso situate in zone tranquille dell’entroterra, dove, con ampi spazi all’aperto, pochi posti letto e a tavola, è più facile garantire il distanziamento sociale e le misure anti-Covid".
"È bene non scordare che la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività economiche, si è verificata proprio nelle campagne, con appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid-19 registrati dall’ Inail in Italia, un segno ulteriore di come in campagna, grazie ai grandi spazi disponibili e la mancanza di affollamenti, sia più facile arginare il contagio” - chiosa Grenna.
“La pandemia ha seriamente colpito l’intero settore agroalimentare e florovivaistico locale - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – portando, in particolar modo, ad una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole ed ittiche le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione, allevamento e pesca, continuando a garantire le produzioni ed un costante presidio del territorio dalla costa fino all’entroterra. Per poter superare il periodo e tornare alla tanto auspicata normalità, è necessario uno sforzo collettivo e la messa in campo di politiche a sostegno delle realtà famigliari ed imprenditoriali in difficoltà. In questo contesto le Amministrazioni Comunali svolgono un ruolo senz’altro nevralgico e possono condizionare tramite diverse politiche di sviluppo il benessere della comunità e del tessuto economico locale”.