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| 28 gennaio 2021, 07:11

Festival dal 2 al 6 marzo: Confcommercio accetta la data ma chiede aiuti al Comune "Ci saranno perdite dell'80%"

Il presidente Andrea Di Baldassarre ha confermato l'importanza sul piano dell'immagine e spera che la pandemia possa mollare la presa per consentire ai locali di poter aprire, almeno fino alle 18. Il sogno è quello di arrivare a marzo in 'verde'

Festival dal 2 al 6 marzo: Confcommercio accetta la data ma chiede aiuti al Comune "Ci saranno perdite dell'80%"

“Anche se sarebbe stato meglio, secondo noi, posticiparlo, ma ad oggi vedendo la guerra attorno al Festival di Sanremo a livello nazionale non è corretta e dobbiamo essere noi che lavoriamo e viviamo nella città dei fiori, a tutelarlo e difenderlo a spada tratta”.

Lo ha detto al nostro giornale il presidente di Confcommercio Sanremo, Andrea Di Baldassare, che ha confermato di accettare il Festival dal 2 al 6 marzo, nonostante il comparto avesse preferito un lieve spostamento, per poter sfruttare le presenze alla kermesse canora con una situazione diversa, che permettesse l’apertura di bar e ristoranti.

“Per l’amore che provo verso Sanremo – prosegue Di Baldassarre - un prodotto come il Festival è fondamentale per la città a prescindere dall’aspetto economico e dobbiamo andarne orgogliosi. Tutto quello che sta nascendo in questi giorni crea solo un danno alla nostra immagine e, quindi, se si deve fare dal 2 al 6 si faccia anche in funzione degli alberghi che hanno le loro prenotazioni. Certo, molte aziende avranno difficoltà pesanti e, in proposito, ci aspettiamo risposte importanti dal Comune”.

Il presidente di Confcommercio spera di poter arrivare al Festival con la Liguria in zona verde, ma confida anche nella prudenza degli operatori: “Questo sarebbe una vera manna per noi, ma insieme al Comune dovremo lavorare ad una strategia per fare in modo che le strade siano contingentate e che tutti gli operatori facciano in modo che vengano rispettate le misure di sicurezza e il distanziamento sociale, senza creare assembramenti. Questo è un lavoro che si fa con il Comune e le forze dell’ordine, magari coadiuvate anche da rinforzi da fuori visto che anche loro operano in mezzo a mille problemi. Certo non ci sembra facile arrivare a inizio marzo in ‘verde’ e, anche in ‘giallo’ sarebbe un passo avanti, pur senza dimenticare che per bar e ristoranti sarà sicuramente un ‘bagno di sangue’ sul piano economico, visto che gli incassi maggiori si fanno la sera”.

Di fatto, quindi, Confcommercio accetta la data fissata dalla Rai, visto che il ‘carrozzone’ del Festival è già in marcia e non può essere fermato: “La manifestazione ha una visibilità importante per la città – ha terminato – e quindi dobbiamo accettare le scelte fatte, pur chiedendo al Comune una mano, tenendo conto che bar e ristoranti perderanno una altissima percentuale di incassi, anche nella settimana invernale più importante come quella festivaliera”.

Carlo Alessi

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