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Coldiretti Informa | 04 febbraio 2021, 12:54

Giornata contro lo spreco alimentare, Coldiretti: “Avanzi a tavola ridotti per 1 italiano su 2 (55%)”

Spesa più oculata e ricette della tradizione locale per i piatti del 'giorno dopo'

Giornata contro lo spreco alimentare, Coldiretti: “Avanzi a tavola ridotti per 1 italiano su 2 (55%)”

L’emergenza pandemia ha portato più di un italiano su due (55%) a ridurre gli sprechi alimentari portando in tavola gli avanzi, con un trend favorito dalla maggiore permanenza in casa e ai fornelli per i lockdown e le misure anti-contagio. E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio condotto dalla Coldiretti diffusi in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra, domani, venerdì 5 febbraio.

La pandemia ha impresso una vera e propria svolta green nei comportamenti degli italiani partendo dalla tavola, svolta spinta dal fatto che le misure anti contagio hanno portano le persone a stare di più a casa con il recupero di riti domestici come il cucinare, diventato, oltre che necessità quotidiana, anche un momento di aggregazione familiare.

“Il risultato di questo cambio di abitudini affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa -  è anche un più efficiente utilizzo del cibo, che si traduce in una maggiore attenzione agli sprechi con il ritorno dei piatti del giorno dopo, ricette che aiutano oltretutto a non far sparire tradizioni culinarie del passato, secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio. In Liguria un piatto nato come antispreco e diventato poi simbolo del territorio è la Cima alla genovese, ma non vanno dimenticati il piccatiglio, un antichissimo piatto dell’entroterra a base di carne e le tomaxelle specialità povera, che consiste in involtini di carne cotti nel 'tocco' alla genovese, e non mancano poi le classiche polpette e frittate.. Nonostante l’importante riduzione a cui stiamo assistendo, però, il problema resta rilevante, con gli sprechi domestici che ammontano ancora a circa 27 kg all’anno pro-capite secondo Waste Watcher. Tra gli alimenti più colpiti svettano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi. Piccoli accorgimenti possono permettere di fare la differenza: fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione e preferire la spesa a km 0 e di stagione presso i mercati di Campagna Amica Liguria, possono dare una risposta concreta al problema. Il risparmio del cibo non è solo un problema etico, ma determina anche effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”.

C.S.

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