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Solidarietà | 10 febbraio 2021, 07:11

Un 'Abbraccio' grande che parte da Imperia e arriva in Africa: donato un ecografo portatile all'ospedale pediatrico nel Benin

Grazie ad alcuni sponsor e ai proventi del torneo di golf, svoltosi al 'Circolo degli ulivi' a Sanremo, è stato acquistato lo strumento che effettua diagnosi in tempo reale: adesso all'associazione di volontariato occorrono i fondi per il reparto di Neonatologia

Un 'Abbraccio' grande che parte da Imperia e arriva in Africa: donato un ecografo portatile all'ospedale pediatrico nel Benin

Una catena di solidarietà che da Imperia passa per Sanremo, ma anche Bergamo, Monza, Torino, Montreal e arriva fino al Benin, in Africa occidentale. Grazie al torneo che si è tenuto al 'Circolo golf  degli Ulivi' nella città matuziana, e anche alla sinergia tra alcuni sponsor come il frantoio' Sant’Agata e l’agenzia di rappresentanze Andreis di Imperia, ma soprattutto alla generosità di tante persone, è stato possibile acquistare un ecografo portatile destinato ai reparti di Neonatologia e Pediatria dell’ospedale a Sokponta, nel Benin.

Un ospedale questo sorto grazie all’associazione 'L’abbraccio', con sede ad Alessandria ma che trova ad Imperia molti sostenitori. L’ente di volontariato infatti, in Africa occidentale è riuscito a portare avanti questo progetto e ha creato un ospedale pediatrico, una scuola materna ed elementare, un collegio per bambine, fornendo assistenza socio-sanitaria, istruzione e formazione, lavoro con la creazione di un'azienda agricola.

Adesso con questo strumento, grazie alla nuova tecnologia di cui gli smartphone di ultima generazione sono dotati, le immagini delle ecografie vengono trasmesse agli ospedali che hanno offerto la loro collaborazione: il Giovanni XXIII di Bergamo, il San Gerardo di Monza, il Santa Margherita di Torino e l’Università di Montreal. La diagnosi viene realizzata in tempo reale da Italia e Canada. Fondamentale per 'L’abbraccio' infatti, è attrezzare al meglio il reparto di Neonatologia. 

Nel maggio 2013, grazie ai fondi raccolti, l’ospedale è stato completato con la chirurgia pediatrica e il reparto maternità. Nel novembre del 2017, poi è stata inaugurato il reparto di Neonatologia, dedicato in particolar modo ai bimbi nati prematuri, che oggi è diventato punto di riferimento non solo per la popolazione, ma anche per gli ospedali vicini. Attualmente la struttura ospedaliera conta 54 dipendenti e tra questi 7 medici africani, 46 infermieri  e 2 ragionieri, tutto grazie ai fondi reperiti Italia. 

Come ci spiega Roberto Andreis, agente di polizia in pensione ha sposato la causa portata avanti dall’associazione 'L'Abbraccio' gli importi frutto delle donazioni vengono impiegati in toto nel progetto sanitario. Ad esempio, quando i nostri medici partono dall’Italia per raggiungere l’Africa i soldi dei biglietti aerei vengono spesi direttamente da loro. I fondi li investiamo direttamente, in tutto e per tutto, nell’ospedale”.  Adesso, però servono risorse economiche per ampliare la Neonatologia. “Il reparto maternità è attivo all’80%, prosegue Andreis, la pediatria è attiva e funzionante, ma la Neonatologia ha bisogno di un ampliamento e ciò comporta una spesa di 70-80 mila euro perché va attrezzata al meglio. Noi abbiamo bisogno di aiuti e fondi da investire direttamente in ambito sanitario”. L’ospedale e il terreno, che conta 17 ettari dove è sorta anche un’azienda agricola grazie ai proventi dell’otto per mille donato alla Chiesa Valdese, sono di proprietà dell’associazione di volontariato. Oggi questo ospedale, che ha anche due sale operatorie 'europee' è un punto di riferimento per tutta quella zona africana. Contemporaneamente è stato messo in funzione anche un forno a gasolio che si auto finanzia e che dà lavoro a 22 donne. La scuola adiacente, poi permette a 270 bambini, di cui 40 ospitati in modo stabile, di effettuare un percorso di istruzione.

“Sono orgoglioso di aver partecipato a questo miracolo- chiosa Andreis- inoltre, abbiamo intrapreso una collaborazione importante con l’ospedale di Montreal che ci sostiene per il programma nutrizionale, ma anche permette ai neolaureati un percorso formativo sulle malattie tropicali così da un lato i medici acquisiscono conoscenze e dall’altro danno una grande mano d’aiuto ai tanti pazienti”. Chi vuole effettuare donazioni all’associazione può consultare il sito internet, all’indirizzo www.labbracciofubine.it. 

Si può contribuire attraverso donazioni libere, le quali poi conservando una copia del versamento si potranno detrarre dalle tasse nella dichiarazione dei redditi, oppure si può destinare il 5 x mille nella dichiarazione dei redditi indicando il C.F. 96040400069. Lo slogan è chiaro: “il 100% di quanto raccolto viene utilizzato per i progetti dichiarati”. 

Angela Panzera

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