Non convince la tesi dell’incidente ed è per questo che la Procura di Imperia indaga per incendio doloso. È stato trovato del liquido infiammabile all’interno dell’immobile, andato parzialmente distrutto nella notte tra lunedì e martedì scorsi, sito in piazza Verdi a San Bartolomeo al Mare.
Al seguito del rogo due persone sono rimaste ferite. Si tratta di una donna e un giovane 20enne, madre e figlio, residenti in un appartamento confinante. La donna ha riportato solo qualche ustione alle mani mentre il ragazzo è stato trasferito al Centro ustionati di Sampierdarena, a Genova, e le sue condizioni sono gravi a causa delle ferite riportate, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
In un primo momento era stato ipotizzato che a generare l’incendio fosse stata l’esplosione di una bombola di gpl, ma- anche se occorrerà leggere quanto riportato all'interno della perizia dei dei vigili del fuoco- questa circostanza sta scemando e prende sempre più corpo l’ipotesi che qualcuno abbia volutamente appiccare le fiamme dopo aver sparso del liquido infiammabile.
L’indagine è affidata ai Carabinieri della sezione operativa d’Imperia, diretta dal capitano Davide Leo, e ai militari della stazione di Diano Marina che operano sotto il coordinamento del procuratore Alberto Lari e del pm, titolare del fascicolo, Veronica Meglio. L’attività degli inquirenti si concentra anche sull’eventuale correlazione tra il rogo e il ferimento di madre e figlio. Non è escluso infatti, che a breve i due potranno essere sentiti dalle forze dell’ordine per spiegare quanto è accaduto quella notte.
L’appartamento, di proprietà di un cittadino svizzero, adesso è stato sequestrato su ordine della Procura. Occorrerà poi, ripristinare le condizioni di sicurezza poiché il tetto è andato quasi tutto distrutto. Danneggiati anche alcuni immobili vicini e ad oggi ci sono due famiglie sfollate che sono state temporaneamente ospitate in alcuni appartamenti di proprietà del comune di San Bartolomeo a Mare.