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Attualità | 07 maggio 2021, 12:42

La Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto comprensivo Littardi di Imperia alla fase regionale del progetto 'ZainoLeggero2.0'

"Un progetto innovativo che, a partire dal mese di gennaio, sta coinvolgendo alcune classi della scuola secondaria in cui i libri cartacei tradizionali sono stati sostituiti dagli ebook digitali"

La Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto comprensivo Littardi di Imperia alla fase regionale del progetto 'ZainoLeggero2.0'

Venerdì 30 aprile in diretta sul canale YouTube dell’I.I.S. Ruffini si sono svolte le finali del Premio Scuola Digitale della provincia di Imperia. Il progetto ZainoLeggero2.0 della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto comprensivo Littardi di Imperia si è aggiudicato il primo posto garantendosi così l’accesso alla fase regionale.

Le docenti referenti F. Daneri e S. Mauriello spiegano che "questo progetto innovativo, a partire dal mese di gennaio, sta coinvolgendo alcune classi della scuola secondaria in cui i libri cartacei tradizionali sono stati sostituiti dagli ebook digitali. Ecco perché il titolo Zaino Leggero, perché gli studenti non sono più tenuti a portare zaini carichi di libri e quaderni. In aula ognuno ha il suo tablet, fornito dalla scuola, attraverso il quale si può sfogliare il libro di testo, svolgere gli esercizi, prendere appunti… e non solo! In una scuola e in una società in cui i rapporti sociali e la collaborazione sono diventati impossibili, i devices collegati alla rete permettono la condivisione e la cooperazione.

Come ha commentato uno dei giudici del Premio Scuola Digitale nella finale "il progetto dell’I.C. Littardi rappresenta un ottimo esempio di problem solving: i docenti e gli studenti sono infatti riusciti a superare i limiti imposti dal distanziamento sociale, a svolgere lavori di gruppo, sebbene seduti ognuno al proprio posto, e addirittura a varcare, sebbene solo virtualmente, le porte tra le varie aule utilizzando app come Meet per ‘spostarsi’ e andare a fare lezione in altre classi".

I docenti infatti, convinti che l’apprendimento attivo sia alla base di un sapere solido e duraturo, hanno affidato a gruppi di studenti il compito di spiegare argomenti, che erano stati approfonditi insieme, a compagni di altre classi, in modo da condividere i saperi, confrontarsi in modo attivo e rafforzare i contenuti in un’ottica di tutoring tra pari (peer education), facendo diventare insegnanti i discenti stessi. Ovviamente la possibilità di usare i tablet in classe ha profondamente modificato le metodologie e gli stili di apprendimento utilizzati: con i loro dispositivi gli studenti possono interagire tra di loro, ma anche con l’insegnante in modo da rendere le lezioni sempre più partecipative. Utilizzando le numerosissime applicazioni didattiche proposte liberamente dalla rete si possono ad esempio sperimentare le leggi scientifiche, per rispondere a quiz e sondaggi su vari temi, utili per innescare discussioni e dibattiti in classe, e per autovalutare i livelli di apprendimento raggiunti".

Durante la finale di venerdì, il portavoce della classe 3 B dell’I.C. Littardi ha affermato che "grazie a questa esperienza sembra quasi che la scuola si sia un pochino avvicinata a noi, al nostro modo di vivere, vi parrà incredibile ma ogni tanto sembra addirittura divertente!".

Continuano ancora le docenti referenti che "una delle finalità del progetto è proprio quella di far sì che la scuola non appaia agli studenti come qualcosa di astratto e lontano dal loro mondo, ma diventi un ‘luogo’ dove imparare incuriosendo, coinvolgendo e interessando.

La dirigente scolastica, Prof.ssa Caterina La Russa, commenta che "il progetto è una testimonianza del fatto che la didattica digitale integrata e l’uso del digitale nelle metodologie di insegnamento divengono occasioni per sviluppare svariate competenze, promuovere un apprendimento di tipo individualizzato ed autonomo e garantire il successo formativo, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ciascun alunno. Complimenti agli studenti e alle studentesse dell’Istituto Littardi e in bocca al lupo per la fase regionale!”.

C.S.

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