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Politica | 12 maggio 2021, 17:26

Turismo, l'assessore regionale Gianni Berrino: "Chiesto al ministro di ridurre lo spazio tra gli ombrelloni in spiaggia" (Video)

Una misura che andrebbe contro il protocollo già approvato dal tavolo interregionale sul demanio presieduto dal collega di Berrino, Marco Scajola, che prevede per la stagione 2021 gli stessi parametri, e quindi le stesse distanze adottate nel 2020

Turismo, l'assessore regionale Gianni Berrino: "Chiesto al ministro di ridurre lo spazio tra gli ombrelloni in spiaggia" (Video)

Con la stagione balneare alle porte, l'assessore regionale al turismo Gianni Berrino ha proposto al ministro Massimo Garavaglia di rivedere il protocollo per le distanze di sicurezza, chiedendo di ridurre di un metro la distanza tra un ombrellone e un altro. Una misura, quella richiesta dall'assessore, in Regione in quota Fratelli d'Italia che andrebbe contro il protocollo già approvato lo scorso 20 aprile dal tavolo interregionale sul demanio presieduto dal collega di Berrino, Marco Scajola, che prevede per la stagione 2021 gli stessi parametri, e quindi le stesse distanze adottate nel 2020.






Abbiamo avuto un incontro con il ministro del turismo Garavaglia, - ha commentato Berrino - a cui abbiamo posto un problema molto sentito qua in Liguria, visto che le spiagge non sono enormi come in altre regioni d'Italia, abbiamo chiesto che sia ridotta di un metro la distanza tra un ombrellone e l'altro e quindi tra una postazione e un'altra. Questo permetterebbe di recuperare con pochissimi cambiamenti il 10 per cento dei posti in più in una stagione che ci attendiamo molto popolosa. Gli stabilimenti balneari stanno ricevendo tantissime prenotazioni, e non vorremmo che il settore alberghiero rimanesse senza gli spazi necessari per i propri prenotati. Abbiamo chiesto questa modifica, penso non ci sia nulla di problematico, stando all'aria aperta, di avvicinare un po' le persone visto che si può stare al bar e al ristorante a distanza di un metro, non vedo perché al mare bisogna rimanere così distanti tra una postazione e l'altra. La richiesta sembra più che legittima e soprattutto molto utile per la nostra regione”.

Dal primo gennaio sono aumentati i canoni di concessione demaniale, la cui tariffa minima è salita a 2500 euro. Un aumento voluto dal governo Conte e confermato dal governo Draghi. “Un bastonata inconcepibile in un momento di crisi del turismo come è stato il 2020 e come è purtroppo il 2021, e andare ad agire sulle concessioni demaniali che hanno a che fare per il 90 per cento sul settore turistico, penso non sia una buona cosa. Si sarebbe potuto soprassedere o rinviare se proprio necessario, ma naturalmente quest'anno era proprio da evitare”.

Francesco Li Noce

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