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Coldiretti Informa | 02 agosto 2021, 12:48

Imperiese colpito da forte grandine, Coldiretti: “SOS serre e olive, chiesto lo stato di calamità naturale”

In provincia di Imperia, forte grandinata a Ventimiglia, colpita la Val Nervia, il golfo dianese con danni alle coltivazioni di basilico, Pieve di Teco e la Valle Impero con danni all’olivicoltura

Imperiese colpito da forte grandine, Coldiretti: “SOS serre e olive, chiesto lo stato di calamità naturale”

Sale a decine di milioni di euro il conto dei danni nelle campagne in una pazza estate l’ultima perturbazione che ha investito a macchia di leopardo le regioni del Nord Italia con violenti nubifragi e grandinate. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo nel fine settimana.

In provincia di Imperia, forte grandinata a Ventimiglia, colpita la Val Nervia, il golfo dianese con danni alle coltivazioni di basilico, Pieve di Teco e la Valle Impero con danni all’olivicoltura. L’area più colpita sicuramente quella di Ventimiglia le frazioni di Bevera, Calvo, Varase, San Pancrazio, Porra, Grimaldi, Latte è un disastro ovunque, intere serre devastate dal vento e dalla grandine.

“Si tratta solo dell’ultimo capitolo di una estate segnata fino ad ora da ben 789 eventi estremi tra bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e temporali violenti lungo tutta la Penisola secondo l’analisi Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) – spiegano il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso -. Siamo di fronte ad una situazione climatica in forte evoluzione, difficile da controllare, con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Serve rivedere i piani nazionali assicurativi affinché ci siano strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia. Serve mettere a punto strumenti che permettano di assicurare il reddito delle imprese agricole, sia in caso di calamità sia in caso di volatilità dei mercati. Ad oggi – concludono Boeri e Pautasso – in olivicoltura le assicurazioni sono ancora aleatorie, è necessario poter avere formule snelle a cui le imprese aderiscano rapidamente e con facilità. La caduta della grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle colture prossime alla raccolta con danni irreversibili che fanno perdere un intero anno di lavoro”.

C.S.

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