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Attualità | 10 agosto 2021, 07:14

Turismo: nel golfo dianese un'estate alla grande, luglio al +2% rispetto al 2019 ma anche agosto è super

A giugno la preoccupazione degli operatori per un -35% ma ora la situazione è decisamente migliorata e le prenotazioni di settembre fanno ben sperare. Pilati: "Il 'Green pass'? E' stata una 'figata' che ci ha aiutato molto"

Turismo: nel golfo dianese un'estate alla grande, luglio al +2% rispetto al 2019 ma anche agosto è super

Luglio e agosto da ‘campioni’ per il turismo nel golfo dianese. Dopo un giugno in calo del 35% e qualche preoccupazione per gli operatori turistici della zona, luglio si è chiuso con il 2% circa di presenze in più del 2019, facendo ritornare ‘numeri’ al periodo ante Covid. E’ questa l’analisi del presidente regionale onorario di Federalberghi, Americo Pilati.

Luglio è iniziato in sordina ma è poi letteralmente esploso, concludendo con arrivi e presenze che erano inimmaginabili. Intanto la prima settimana di agosto, che è stata sempre la più difficile del mese clou dell’estate, invece è andata alla grande e proseguirà ancora meglio, visto che avremo il tutto esaurito. “Importante è stata la spinta data dal Ministro Garavaglia con il ‘Green pass’ non obbligatorio in albergo – ha detto Pilati – ed ora guardiamo con ottimismo a settembre, che vede prenotazioni molto buone almeno fino al 15. Ma siamo fiduciosi anche per la seconda metà del mese e anche per ottobre, soprattutto nei suoi primi giorni. Questo significherebbe riuscire a tappare il buco del 35% in meno di giugno e fare la stagione che avevamo preventivato, con un milione in più dell’anno scorso, ovvero 9 milioni”.

Analizzando le presenze si sono registrati meno italiani a giugno mentre a luglio, che solitamente vede più stranieri, quest’anno c’erano anche tanti italiani. Sul fronte stranieri tantissimi svizzeri, i soliti storici clienti tedeschi, qualche austriaco in più, ma anche olandesi e belgi. Delusioni dai francesi, che sono decisamente diminuiti rispetto agli anni scorsi mentre sono completamente spariti inglesi e russi.

Sul ‘Green pass’ Pilati si è dichiarato letteralmente entusiasta: “E’ stata una figata del Governo. Si può dire? Beh l’ho detto e lo penso. Con questa idea ha infatti spinto la gente a fare i vaccini e ci siamo trovati comunque l’80% dei prenotati che avevano già il pass. Chi invece non lo aveva ed era contrario al vaccino ha cancellato ed è stato rimpiazzato velocemente da altre prenotazione. Sicuramente il pass ha dato maggiore tranquillità e sicurezza ai clienti”.

La scorsa estate il golfo dianese non ha vissuto focolai Covid e, quindi, anche quest’anno le normative mantenute hanno funzionato: “Distanziamenti, pulizia e sanificazione ovunque e le mascherine obbligatorie nei luoghi comuni, ci hanno dato una grossa mano, consentendoci di lavorare nel migliore dei modi”.

Ora Pilati pensa già al prossimo anno: “Quest’anno ci siamo fatti i muscoli per il 2022, quando prevediamo la vera e propria rinascita del turismo per quelle nazioni che sono mancate quest’anno. Se, nel 2019 abbiamo fatto 14 milioni di presenze, il 50% era straniero. Di questo 50%, il 35 era composto da Francia, Inghilterra, Usa e Russia che sono state assenti quest’anno. E ci auguriamo che, il prossimo, tornino proprio loro per fare rinascere il turismo in tutta la Regione”.

Pilati ha anche evidenziato l’attesa per la promessa del Ministro del Turismo, sul bonus dell’80% per le ristrutturazioni alberghiere: “In questi due o tre anni non si sono spesi tanti soldi in merito e, quindi, c’è bisogno di investire molto. Soldi non ce ne saranno ma, se da roma ci daranno una mano per sgravare i costi di ristrutturazione globale, potremmo presentarci nel migliore dei modi ai nostri futuri clienti”.

Pilati, in rappresentanza dell’associazione di categoria, punta molto sulla qualità del prodotto da offrire: “E’ fondamentale presentarci al meglio, sia nelle strutture che all’esterno. Certo, servono anche le manifestazioni che portano ospiti e che alzano il loro target, ma i soldi pubblici vanno utilizzati al meglio anche e soprattutto per la qualità e la pulizia delle nostre città”.

Carlo Alessi

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