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Politica | 14 settembre 2021, 11:06

Legalizzazione della cannabis: i Giovani Democratici sostengono il referendum "Fare un passo avanti"

Il quesito propone di intervenire sul piano della rilevanza penale e su quello delle sanzioni amministrative.

Legalizzazione della cannabis: i Giovani Democratici sostengono il referendum "Fare un passo avanti"

"Come Giovani Democratici riteniamo sia arrivato il momento in questo Paese di fare un passo in avanti. Dal Ddl Zan all’eutanasia legale, fino ad arrivare alla legalizzazione della cannabis”.

Intervengono in questo modo i giovani del Pd della nostra provincia, che sostengono il referendum ‘Cannabis’, per il quale è possibile firmare fino al 30 settembre. Il quesito propone di intervenire sul piano della rilevanza penale e su quello delle sanzioni amministrative.

“Come Giovani Democratici della Provincia di Imperia riteniamo doveroso sostenere il referendum. Nello specifico riguarda una modifica agli articoli 73 e 75 del ‘Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti’. Attraverso il quesito referendario viene richiesto di depenalizzare la coltivazione di qualsiasi sostanza per uso personale, di eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla Cannabis e di eliminare la sospensione della patente nel caso in cui sia accertato anche il semplice possesso di sostanze. Resterebbero comunque perseguibili per legge la detenzione per tutto ciò che non rientra nell’ambito del consumo personale e la guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope”.

“Siamo convinti – proseguono - che il proibizionismo abbia fallito e che non sia la soluzione al problema dell’abuso. Come ricordato anche dai promotori, secondo gli ultimi report oltre 6 milioni di italiani fuma cannabis annualmente, tra cui anche molti malati, che in molti casi si ritrovano abbandonati dallo Stato nell’impossibilità di ricevere le terapie, nonostante una regolare prescrizione. Le uniche alternative che hanno a disposizione riguardano il finanziamento del mercato nero nelle piazze di spaccio o la coltivazione in casa, rischiando però 6 anni di carcere. Il 24% dei detenuti presenti in carcere, inoltre, sono consumatori e piccoli spacciatori. Nella sola prima giornata sono state raccolte 100 mila firme, e dopo appena tre giorni si sono superate le 220 mila. Ciò dimostra che la popolazione è pronta e che la classe politica attuale tarda a percepire ciò che il popolo italiano demanda. Questo discorso lo si può estendere al ddl Zan che vede favorevole il 62% degli italiani o anche semplicemente al tema dell’eutanasia legale, la cui raccolta firme in vista di un referendum ha superato il numero minimo richiesto. Si può firmare esclusivamente online sulla piattaforma all'indirizzo www.referendumcannabis.it  attraverso lo Spid o con un dispositivo di firma digitale. Nel caso non si sia in possesso di nessuno dei due è previsto la possibilità di usufruire del servizio Trustpro QTSP”.

“Noi – terminiamo i Giovani Democratici - ci siamo sempre battuti per la legalizzazione delle droghe leggere e questa raccolta firme rappresenta l’inizio di altre lotte su questo tema che porteremo avanti con determinazione e fiducia, spiegando le nostre ragioni e confutando i luoghi comuni. Vogliamo che a decidere siano le italiane e gli italiani, andate a firmare!”.

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