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Sanità | 17 settembre 2021, 12:30

“Cure materne e neonatali sicure”, dalla provincia di Imperia l'impegno di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia: "Il nostro scopo è garantire il benessere delle donne e dei bambini" (video)

Per la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita che si celebra oggi, l'Asl 1 ha puntato su questi due reparti: intervista a tutto tondo con i primari Riccardo Borea e Pierluigi Bracco

“Cure materne e neonatali sicure”, dalla provincia di Imperia l'impegno di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia: "Il nostro scopo è garantire il benessere delle donne e dei bambini" (video)

Migliorare la comprensione globale della sicurezza dei pazienti, aumentare l'impegno pubblico nella sicurezza sanitaria e promuovere un'azione globale per prevenire e ridurre i danni evitabili nell'assistenza sanitaria: sono questi gli obiettivi della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita che si celebra oggi. 

Il tema selezionato per il 2021 è quello delle “Cure materne e neonatali sicure” il cui slogan è “Agisci adesso per un parto sicuro e rispettoso”. Tutte le aziende sanitarie, gli enti e gli istituti del Servizio Sanitario della Liguria, hanno aderito alla campagna con iniziative locali e nel distretto dell’Asl 1 imperiese è stato realizzato un video-tutorial, rivolto ad operatori e cittadini, che comprende tutte le raccomandazioni dell’organizzazione mondiale della sanità sulla gravidanza e il parto, comprese le raccomandazioni relative alla pandemia Covid. 

Abbiamo approfondito l’importanza di questo specifico settore i dottori Riccardo Borea, primario di Pediatria, e Pierluigi Bracco, primario di Ginecologia e Ostetricia in forza all'Asl 1 imperiese.

“Da tanti anni cerchiamo di garantire e garantiamo la massima sicurezza nell’assistenza sia de l bambino sia del neonato, ha sottolineato Borea. Nel territorio della provincia di Imperia esiste la guardia attiva pediatrica h24 sia per il pronto soccorso pediatrico che per il punto nascita e ciò è un elemento di estrema sicurezza per quanto riguarda gli abitanti e i bambini della nostra provincia perché in tutte le ore della giornata possono accedere sia per le esigenze dei bambini che per quelle dei neonati presso il pronto soccorso di Imperia, unico presidio in questo momento che ha reperibilità h24”. 

Si tratta quindi di “percorsi certificati per garantire la natalità e in tutti i parti è presente il neonatologo pronto a intervenire per qualsiasi emergenza. C’è uno stretto monitoraggio del neonato nelle prime due ore di vita, che sono momenti di estrema fragilità, e garantisce quindi la sicurezza delle cure. Noi siamo in prima linea nel voler garantire la massima sicurezza per l’emergenza, chiosa Borea, e per le cure pediatriche”. 

L’emergenza coronavirus ha costretto la sanità a dover attuare dei protocolli specifici per garantire la sicurezza sia dei nascituri che delle neo mamme e dei sanitari. “Tutte le gestanti che vengono a partorire presso la nostra struttura, specifica il primario di Pediatria, devono eseguire stretti e ravvicinati tamponi molecolari per garantire la massima sicurezza durante il parto sia per il team ostetrico-infermieristico che le assiste  e il neonato stesso. Per organizzazione regionale, le mamme positive affronteranno il parto o al Galliera o al San Martino. Qualora capitasse  che per motivi di travaglio avanzato non possa essere garantito il trasferimento, insieme al dottor Bracco che è il direttore della struttura complessa di ostetricia, abbiamo organizzato - rispettando in pieno la normativa di sicurezza- una sala parto attrezzata per garantire l’assistenza in caso di parto non trasferibile in altra sede. Successivamente, superata la fase critica e il rischio di emorragie post partum, trasferiamo la donna e il neonato nel centro regionali e anche qui massima sicurezza per le cure fornite”. 

Sul fronte invece della gestione della gravidanza e del parto l’Asl 1 di Imperia è in prima linea con la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Pierluigi Bracco.

“La nostra Asl, ha dichiarato, propone degli esami accurati e specifici per la diagnosi prenatale di elevata qualità nel rispetto dell’etica della donna. Il ginecologo, e tutti gli operatori che si avvicinano alla diagnosi prenatale , devono essere informativi ovvero devono illustrare le possibilità offerte dall’azienda , i B test, quindi lo screening biochimico ed ecografico integrato della sindrome di down, l’amniocentesi per le eventuali diagnosi genetiche, l’ecografia morfologica per le eventuali diagnosi morfologiche ovvero di come si sta strutturando il corpo fetale. Su questo fronte l’Asl 1 offre degli strumenti di primaria qualità posti sia all’ospedale di Imperia che al Palafiori di Sanremo. Bisogna dire, però tuttavia che pur con tutti questi elevati indici di qualità sia strumentali che del personale appositamente preparato per l’esecuzione di queste particolari ecografie l’indagine riesce ad individuare circa il 50% delle malformazioni. L’azienda offre questi sistemi di diagnosi prenatale che sono di elevata qualità e che vengono somministrati sia nel polo imperiese sia nel polo di Sanremo-Ventimiglia. L’azione degli operatori sanitari non è direttiva, ma solo informativa ed è poi l’etica, i ragionamenti della singola coppia o donna che decide quali di questi strumenti utilizzare o in alcuni casi di non utilizzarli se non ritenuto opportuno”.

La vita della donna è caratterizzato da un momento bellissimo, ma anche delicato che è quello appunto della gravidanza. Purtroppo accade che alcune donne hanno una gravidanza a rischio che, come ci ha spiegato il primario Bracco, “in alcune condizioni si possono manifestare dei rischi per la salute del nascituro o della donna. Possono essere pre-esistenti alla gravidanza ed allora è molto importante rimuoverli. Ad esempio lo stato di non vaccinazione per la rosolia ed è per questo che si può vaccinare la donna prima della gravidanza. Altri rischi si manifestano nel corso della stessa. I principali sono quelli del parto pre- termine, dello sviluppo del diabete gestazionale, oppure di una preeclampsia”. 

“In tutte le visite viene misurata la pressione arteriosa e sono valutati questi fattori di rischio, chiosa Bracco. Quando si manifestano allora inizia l’interscambio territorio-ospedale. Tramite il meraviglioso strumento della 'cartella ostetrica' il territorio interagisce con l’ospedale che valuta questi casi di rischio e decide se quel tipo di rischio va ancora preso in carico dal territorio oppure è preferibile che venga preso in carico dalla patologia ostetrica. Presso la nostra divisione di ostetricia e ginecologia è presente un ambulatorio della 'patologia ostetrica' gestito dalla dottoressa Lucia Penna e dalla dottoressa Juliana Sema, che prende in carico fondamentalmente i diabeti gestazionali complicati, e preeclampsie, i rischi di parto pre-termine e altre patologie. Questo ambulatorio interagisce col territorio perché talvolta questi fattori di rischio vengono meno oppure, come nel caso del diabete gestazionale gestibile tramite la dieto-terapia,  possono essere di nuovo convogliati sul territorio senza dover avere accesso alle strutture ospedaliere”.

Fondamentale poi, è il rapporto che intercorre con le strutture regionali. “Nei casi più complicati il rischio viene gestito direttamente dal reparto anche interagendo, spiega Bracco, con le strutture di secondo livello, a livello regionale. Il centro nascita che è uno dei più importanti come numero poiché soddisfa più o meno 1.200 parti l’anno è sempre un posto di primo livello ovvero non ha una rianimazione neonatale intensiva. Per questo noi abbiamo necessità di interagire sia con l‘istituto 'Gaslini' di Genova per quanto riguarda i rischi di parto pre-termine o lo sviluppo dello stesso sia con l’ospedale San Martino, in particolare con la Clinica ostetrica per quanto riguarda le patologie strettamente materne. Tipo le gravi preeclampsie o i gravi diabete mellito gestazionale. In questi casi più complicati entra in azione un gruppo che comprende ostetrici, neonatologi, endocrinologi e anestesisti i quali con un’esperienza esperta cercano di stabilire il percorso più idoneo per queste donne in modo di soddisfare le esigenze sia di sicurezza, sia di benessere, materno e fetale”. 

Angela Panzera-Carlo Alessi

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