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In Breve

| 06 ottobre 2021, 09:12

Calcio, Serie D. Oggi l'Imperia accoglie l'illustre Novara. Una partita che vale un pezzo di stagione e la mente corre a quel lontano maggio del 2000

Sarà festa dello sport al 'Ciccione' ma Imperia-Novara è una ferita ancora aperta.

Calcio, Serie D. Oggi l'Imperia accoglie l'illustre Novara. Una partita che vale un pezzo di stagione e la mente corre a quel lontano maggio del 2000

Il ‘Nino Ciccione’ si veste a festa per un appuntamento che i tifosi hanno sicuramente cerchiato sul calendario nonostante  il turno infrasettimanale, con calcio d’inizio alle ore 15, non sia un assist per i lavoratori.  

Eppure Imperia-Novara rimane una ferita aperta: la doppia finale playout in Serie C2, nella stagione 1999/2000, rappresenta, di fatto, l’ultima apparizione dei liguri tra i professionisti.
Riavvolgendo il nastro della VHS, i primi 45 minuti al ‘Ciccione’ furono uno spettacolo di gioco, intensità e furore agonistico. L’onda nerazzurra si accese subito, grazie al gol immediato di Massimiliano Palombo.

Curioso l’approdo dell’attaccante romano in Piazza d’Armi: ad inizio maggio, il club ricevette un fax con la lista degli svincolati nella quale compariva Palombo. Così Franco Costa, socio di Milo Durante, alzò il telefono componendo il numero dell’amico Bruno Conti (leggenda della Roma), conosciuto al Genoa. L’ex ala sponsorizzò Palombo, giocatore con doti sportive ed umane importanti.
In quella stagione fu uno degli sforzi economici più rilevanti di Durante. Genovese, sampdoriano doc, amante di Imperia, che aiutò anche in campo culturale sostenendo il Festival di Arte drammatica, e già presidente della San Leonardo Pallapugno. 

Dopo il crac-Borrelli che, nel dicembre 1999, colpì duramente anche la squadra, imprenditori e professionisti  imperiesi mostrarono riluttanza al sostegno della causa, arrivò così il genovese Durante ad incaricarsi delle intere spese, grazie alle quali i nerazzurri sostennero le trasferte e portarono a termine il campionato.
Una stagione  comunque prestigiosa con l’Imperia che affrontò squadre blasonate come Spezia, Mantova, Alessandria, Pro Vercelli, Novara in campionato e poi Modena e Sassuolo (allora ancora semi-sconosciuta) in Coppa.

Tornando a quel 28 maggio 2000, l’Imperia sfiorò più volte il raddoppio e nulla faceva presagire il black-out della ripresa che spense i nerazzurri. Il Novara pareggiò e fece suo anche il ritorno al ‘Piola’ decretando la caduta dell’Imperia  che atterrò in Serie D passando per un doloroso, quanto evitabile, fallimento.
Nel fuggi fuggi generale, l’Imperia perse i suoi elementi migliori con Palombo , colui che aveva tenuto vive le speranze nerazzurre sul campo, che andò proprio al Novara qualche stagione più tardi.

Nel dopo partita, l’allenatore Carlo Soldo amareggiato confidò, a chi gli era accanto:” Ci hanno lasciati soli.” Riferito alla città, politici ed imprenditori, che fecero mancare il proprio appoggio dopo i problemi del presidente Cipolla.
 Vero uomo di calcio Soldo che aveva iniziato la carriera da difensore proprio a Novara, prima di passare al Varese, poi all’Inter (segnando una rete al grande Vasas Budapest in Coppa Campioni) ed alla Lazio.
Erano gli anni ruggenti di Franco Rotella, Michele Sbravati e Cristiano Giuntoli in nerazzurro.

Il Novara che si presenterà oggi al ‘Ciccione’ è una delle nobili decadute più illustri della categoria: era in Serie A nel 2012 e in B fino a tre anni fa.
Sarà bello rivedere il pubblico festante per una sfida che accenderà il tifo imperiese ma per molti ha ancora un retrogusto amar…cord.

Alberto Ponte

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