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Economia | 18 ottobre 2021, 07:00

Email sicure: una serie di consigli per comunicare proteggendo i dati

In generale, le email di spam sono per la maggior parte innocue: la lunga storia dello spam mostra che si tratta principalmente di email indesiderate.

Email sicure: una serie di consigli per comunicare proteggendo i dati

Quante email mandiamo e riceviamo ogni giorno? Anche se provaste a indovinare una cifra, sicuramente pensereste a un numero (molto) lontano dalla realtà: ogni giorno vengono inviate circa 320 miliardi di email, una cifra che dovrebbe avvicinarsi ai 400 miliardi dopo il 2025. D’altronde, ormai si inviano email per ogni motivo: dal lavoro fino ai servizi online, comunicazioni di servizio e newsletter, promozioni, sconti, eventi, conferme di pagamento, copie di biglietti, e così via.

Inviamo e riceviamo email di ogni genere e per vari motivi. In questo mare di email, ogni giorno però vengono inviate anche 3 miliardi di email di phishing, ovvero comunicazioni inviate da malintenzionati che vogliono rubarci i nostri dati personali. Inoltre, una enorme percentuale delle email inviate sono spam: molte non le vediamo, grazie ai filtri antispam delle nostre caselle postali, altre invece riescono a finire tra quelle che leggiamo ogni giorno.

Spam, come evitare queste email fastidiose?

In generale, le email di spam sono per la maggior parte innocue: la lunga storia dello spam mostra che si tratta principalmente di email indesiderate. Parliamo di email che promuovono servizi, volantini di prodotti in offerta, newsletter di siti che non conoscete, email contenenti promozioni e offerte di qualche servizio (un provider telefonico, un fornitore di energia). La lista di casi è infinita, ma il succo è sempre lo stesso: sono comunicazioni che non avete richiesto di ricevere.

Bloccare le email di spam è molto difficile in certi casi: la migliore cosa da fare è prevenire, seguendo questi comportamenti quando si naviga online.

  • Quando vi iscrivete a un servizio online, fate attenzione ai consensi che fornite: spesso è presente un consenso ai Termini e Condizioni del servizio, poi subito dopo il consenso a fini pubblicitari e comunicazioni di marketing (che non dovete ovviamente dare)
  • Quando ricevete delle newsletter non richieste, controllate in fondo all’email: dovrebbe essere presente la scritta “Unsubscribe” oppure “Disiscriviti” (o termini simili) per togliere la vostra email da tale newsletter
  • Quando usate delle app e dovete registrarvi, fate attenzione ai permessi e consensi che fornite, limitando a dare solamente quelli essenziali (negate sempre quelli per fini pubblicitari e di marketing)

Infine, occhio a dove “lasciate” il vostro indirizzo email. Per esempio, se avete un profilo professionale su LinkedIn, se scrivete il vostro indirizzo email nel vostro profilo chiunque potrà vederlo (come dei bot che scandagliano automaticamente il web per sottrarre indirizzi email). Stessa cosa se lasciate la vostra email su un forum, un commento su un sito o un blog: sfortunatamente esistono dei bot, ovvero dei software automatici, che scandagliano il web proprio per raccogliere questi indirizzi email lasciati in giro per Internet.

Phishing, un problema da non sottovalutare mai

Se lo spam si rivela essere innocuo nella maggior parte dei casi, si può dire il contrario del phishing: si tratta di email scritte per costringervi a eseguire una determinata azione (di solito cliccare su un link oppure aprire un file allegato). Cosa succede subito dopo? Che finite con il consegnare i vostri dati personali a un gruppo di malintenzionati, ma anche credenziali di accesso ad account e conti correnti. Oppure, potresti scaricare un malware o un ransomware.

Insomma, tutti brutti scenari che vorremmo possibilmente evitare. Non bisogna mai rispondere alle email di phishing, né tantomeno aprirle: tutto ciò che c’è scritto al loro interno tanto è inventato di sana pianta. I truffatori però si spacciano per altre persone o società, per esempio:

  • Potreste ricevere un’email dalla vostra banca che vi chiede di cambiare password perché hanno rilevato una transazione sospetta e il vostro conto è bloccato
  • Magari vi arriva un’email dall’INPS, che vi avverte che c’è stato un problema con la vostra pensione e dovete subito accedere al vostro account
  • In altri casi, magari vi scrive il vostro fornitore di energia elettrica e gas, oppure il vostro provider telefonico, dicendo che ci sono delle bollette non pagate da saldare subito

I casi di phishing sono infiniti e possono riguardare anche servizi online come Zoom, ma gli elementi in comune sono i soliti: un’email di phishing quando viene letta crea un senso di urgenza, ovvero vi chiede di agire immediatamente. Inoltre, vi viene sempre chiesto di cliccare su determinati link, cambiare le vostre credenziali di accesso oppure scaricare dei file allegati all’email. Infine, spesso e volentieri sono email inviate da contatti sconosciuti, che non avete nella vostra rubrica ed è la prima volta che vi inviano un’email.

Come proteggere i vostri dati personali quando usate le email

Quando usate il vostro computer, dovete sempre avere un antivirus attivo e aggiornato. Stesso discorso per il vostro sistema operativo, così come dovete usare un browser sicuro e sempre aggiornato (Chrome, Opera, Firefox, Safari). Conviene anche usare indirizzi email sicuri, quindi forniti da provider affidabili (il più usato è Gmail) che possono permettersi di usare filtri antispam all’avanguardia, che bloccano la maggior parte delle email non desiderate.

In certi casi può tornare utile una rete VPN. Che cos’è una VPN? ExpressVPN è un esempio di VPN, acronimo di virtual private network: parliamo di una rete privata virtuale, ovvero un servizio che protegge la vostra connessione a Internet grazie alla crittografia e vi garantisce anche l’anonimato quando navigate in rete. Usando un servizio del genere potrete aggiungere un ulteriore livello di sicurezza, che torna molto utile specialmente se usate il computer per lavorare o quando viaggiate all’estero.

Nell’uso quotidiano della propria email, invece è consigliato controllare sempre l’indirizzo email del mittente quando ricevete email che vi chiedono di scaricare file. Per assicurarsi poi che non contengano virus, esistono anche antivirus per scansionare i file allegati prima di scaricarli: fare il download di un file sconosciuto, inviato da un’email sospetta, è una mossa troppo rischiosa.

In caso riceviate email sospette, ricordate sempre di accertarvi della provenienza: se per esempio ricevete un’email sospetta dalla vostra banca, e pensate si tratti di una truffa o di phishing, chiamate il servizio clienti della vostra banca per accertarvi di tutto. Infine, non condividete mai dati sensibili via email e salvate nella vostra rubrica i contatti con cui comunicate spesso, per riconoscere subito le loro email quando le ricevete.

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