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Politica | 21 ottobre 2021, 19:16

Il Sottosegretario Costa a Sanremo: "Dobbiamo arrivare al 90% dei vaccinati per tornare alla normalità" (Video)

Per quanto riguarda le terze dosi è probabile che, dopo i fragili e gli 80enni si procederà come per le prime e le seconde. "Se ci sono vaccinati che subiscono danni è giusto che lo Stato se ne faccia carico"

Il Sottosegretario Costa a Sanremo: "Dobbiamo arrivare al 90% dei vaccinati per tornare alla normalità" (Video)

Punto della situazione, questa sera con il Sottosegretario alla Sanità, Andrea Costa, sul Covid nella nostra provincia e non solo. Nell’imperiese la pandemia si è sentita molto, sia per il turismo che per la vicinanza con la Francia. Le cose stanno andando meglio e i numeri in ospedale sono bassi. C’è la possibilità di non dover pensare a una quinta ondata?

“Dovremo affrontare le prossime settimane con responsabilità e prudenza ma non con paura. I dati sugli ospedali scendono ed è importante perché i nosocomi tornino all’ordinarietà che consente di salvare vite. Il grazie più grande dobbiamo dirlo a quei 44 milioni di cittadini che hanno compreso l’efficacia della vaccinazione, permettendo al paese di iniziare un percorso per tornare alla normalità. Dobbiamo continuare con le misure di contenimento e abbiamo il traguardo di fine anno quando faremo un bilancio. Se i dati continueranno a essere positivo e raggiungeremo il 90% dei vaccinati, grazie all’incremento delle prime dosi e senza dimenticare il green pass, è ragionevole pensare che nel 2022 alcune misure potranno essere riviste. Dobbiamo dare prospettive ai cittadini”.

Nella nostra provincia un quarto dei residenti non è vaccinato. Pensa che si potrà arrivare all’obbligo? “Il Governo ha avviato un percorso dando fiducia ai cittadini e la campagna vaccinale ci ha dato ragione. Credo che la maggior parte di chi non si è vaccinato ha bisogno di essere rassicurato. Credo che radicalizzare oggi lo contro tra obbligo o meno non porti risultati positivi e credo che la politica debba veicolare la fiducia verso la scienza, grazie alla quale stiamo uscendo dalla pandemia. Per alcune categorie, comunque, abbiamo già introdurre l’obbligo e se servirà per alcune categorie lo faremo. I dati quotidiani parlano chiaro e sono positivi grazie al vaccino. Dobbiamo arrivare al 90% per una gestione più serena della pandemia e tornare alla normalità”.

Lei ha detto grazie ai vaccinati ma arriviamo dall’assalto alla Cgil e ai blocchi dei porti di Genova e Trieste. A questi cosa bisogna dire? “Nel nostro paese c’è la libertà di esprimere il dissenso, ma quando si trasforma in violenza va condannato e servono rigore e fermezza. Dobbiamo garantirete la protesta ma in toni civili. Quando le piazze si riempiono trovano spazio tante sensibilità diverse che colgono l’occasione per destabilizzare. Sul green pass non torniamo indietro, nella consapevolezza che parliamo di una piccola minoranza, mentre la maggioranza silenziosa sa andare avanti e oggi sono stati scaricati più di 100 milioni di certificati verdi. Questo ci dà la fiducia pur continuando con il dialogo”.

Il vaccino, nella stragrande maggioranza non ha dato conseguenze mentre qualcuno le ha subite. E’ di oggi la notizia di un giovane nella nostra provincia. Cosa farà il Governo in merito? “I dati sono in evoluzione ma l’elemento più difficile è quello di stabilire il nesso di causalità. C’è stato qualche effetto collaterale, ma siamo di fronte a numeri contenuti e anche l’organizzazione mondiale della sanità e altri enti, esprimono pareri favorevoli rispetto al rapporto tra benefici ed effetti collaterali. Ci sono dei casi e bisogna capire se, in casi come questi, è giusto che lo Stato si faccia carico delle tutele come è giusto che sia”.

In provincia un quarto delle persone non sono vaccinate, si arriverà all’obbligo? “E’ ragionevole pensare che, con il passare delle settimane ci sarà un’estensione della platea, anche se la politica farà delle scelte sulle indicazioni scientifiche. Oggi il Commissario Figliuolo ha inviato alle Regioni una circolare con la quale chiede di procedere rapidamente alle prenotazioni delle terze dosi. Auspichiamo che le Regioni, come avvenuto in passato, ci sia una uniformità di risposte. Per oggi abbiamo stabilito di farlo per i fragili e gli over 80 e poi gli over 60, ma è pensabile che si andrà avanti anche con gli altri. Abbiamo le strutture e i vaccini e non abbiamo problemi nel procedere”.

 

Carlo Alessi

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