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Attualità | 26 ottobre 2021, 13:13

Tenda Bis: c'è la data per la ripresa dei lavori, il 3 novembre si ricomincia a scavare. Apertura a fine 2023

I lavori sono fermi da 13 mesi, dall'alluvione del 2 e 3 ottobre, che ha modificato la conformazione geologica della valle Roya. Sarà necessario studiare il nuovo ponte di scavalco sul rio della Cà, per superare l'enorme dissesto del versante francese

Tenda Bis: c'è la data per la ripresa dei lavori, il 3 novembre si ricomincia a scavare. Apertura a fine 2023

Dopo la buona notizia della rimozione del senso unico alternato tra Trucco di Ventimiglia e Airole, arriva il crono programma per i lavori sul Colle di Tenda e la sua riapertura. 

Sono infatti già in corso, ormai da giorni, i lavori propedeutici alla riapertura del cantiere del Tenda bis, tra sgombero del piazzale antistante la nuova canna e l'arrivo dei macchinari. I lavori veri, quelli che comporteranno la ripresa degli scavi, inizieranno il prossimo 3 novembre, data confermata al sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi

La costruzione del nuovo tunnel era ripartita a pieno ritmo a febbraio 2020 e registrava lavori realizzati per 35 milioni di euro con uno scavo di 1.270 metri sul lato italiano e di 490 metri lato Francia a fronte dei 3.200 complessivi. Poi la devastante alluvione del 2 e 3 ottobre 2020, che ha bloccato tutto. Ora si riparte, dopo 13 mesi esatti di stop.

Il cronoprogramma prevede a ottobre 2023 l’apertura del Tenda bis con traffico a senso unico alternato regolato da semafori e inaugurazione entro il 2025 della seconda galleria, ottenuta dall’ampliamento del tunnel storico. Tempistica molto stretta per il rispetto della quale Anas sta ipotizzando di lavorare 24 ore al giorno su tre turni in galleria.

Sarà l'impresa Edilmaco ad occuparsi della prosecuzione dei lavori. E proprio l’impresa torinese dovrà studiare il nuovo ponte sul rio della Cà, lungo 65 metri e a campata unica, per superare l’enorme dissesto del versante francese. La realizzazione della struttura e la nuova morfologia della zona richiedono anche la revisione dell’impostazione dell’uscita delle due gallerie. Sul lato italiano non sono previste varianti alla progettazione originaria.

L’importo stimato dei maggiori lavori ammonta a circa 76 milioni di euro e sarà definito nel dettaglio solo in esito all’attività di progettazione. In particolare, i maggiori lavori consistono nella costruzione del ponte di scavalco sul Vallone de La Ca’ così come stabilito dalla Commissione Intergovernativa per il Miglioramento dei Collegamenti italo-francesi nelle Alpi del Sud (CIG), nella modifica delle parti terminali della nuova canna e del tunnel storico lato Francia in modo da convogliare il traffico in entrambe le direzioni sul nuovo viadotto, nella sistemazione dei versanti francese e italiano che hanno riportato il dissesto per l’evento alluvionale, nelle perizie e nelle attività di indagine tecnica e nuova progettazione.

Barbara Simonelli

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