"Garantire percorsi di ospitalità, accompagnamento ed integrazione sociale rivolti a nuclei familiari": questa la motivazione alla base della delibera della Giunta del comune di Imperia che ha visto aumentare di otto posti, in relazione all'emergenza afghana, l'ampliamento del progetto "Sai Imperia".
La decisione, intrapresa dall'amministrazione Scajola, è stata adottata "interpretando il comune sentimento di preoccupazione per la vita di migliaia di donne, bambini e cittadini afghani". Il Comune infatti, ha già espresso adesione all'iniziativa dell'Anci di fine agosto finalizzata a dare una risposta concreta sul territorio nazionale in favore dell'emergenza afghana, attraverso un ampliamento del SAI, il sistema di accoglienza e integrazione che, da anni, consente di realizzare efficaci percorsi di inclusione nelle comunità locali per i richiedenti e titolari di protezione internazionale.
Nello specifico il progetto passa da 29 posti a 37. L'iniziativa è finanziata tramite il "Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo". Stando agli ultimi dati raccolti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonostante un calo degli arrivi in Italia, negli anni non ci sono stati mai posti disponibili a sufficienza nel sistema ordinario dell’accoglienza, tanto che la maggior parte dei migranti vengono ospitati nei centri di accoglienza straordinaria (Cas). Nell'agosto scorso è stata la città di Sanremo ad accogliere i 205 profughi afgani che sono stati assegnati alla Base Logistica di San Martino per trascorrere il periodo di quarantena.
Adesso il Comune di Imperia si impegna sul territorio ad accogliere promuovendo il sistema di integrazione per alcune famiglie afghane scappate all'indomani della presa del potere da parte dei talebani.