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Economia | 30 novembre 2021, 07:00

Mondo del lavoro: facciamo il punto sulle opportunità del momento

Il settore occupazionale si prepara a lasciarsi alle spalle una delle crisi peggiori degli ultimi decenni, inaugurando una nuova era fatta di flessibilità, resilienza, ma soprattutto innovazione

Mondo del lavoro: facciamo il punto sulle opportunità del momento

A distanza di quasi due anni dallo scoppio della crisi pandemica e dallo stallo che ha travolto numerosi comparti, il mondo del lavoro si conferma in netta ripresa.

Grazie a uno scenario in rapida evoluzione, fortemente caratterizzato dalla crescente digitalizzazione, il settore occupazionale si prepara a lasciarsi alle spalle una delle crisi peggiori degli ultimi decenni, inaugurando una nuova era fatta di flessibilità, resilienza, ma soprattutto innovazione.

Un vero e proprio fermento, suggellato dalla crescente domanda da parte delle aziende che, al contrario delle prime previsioni, negli ultimi mesi hanno ricominciato ad assumere.

Mondo del lavoro: i settori che si preparano ad assumere
A dare un'idea dello scenario attuale è una fotografia tracciata dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e ANPAL, che tra i mesi di ottobre e dicembre 2021 ha previsto un significativo aumento dei reclutamenti, con oltre 1,4 milioni di nuovi contratti di lavoro, in crescita del 29,8% rispetto all'ultimo trimestre del 2019.

Per quanto riguarda invece i settori che offrono le opportunità di lavoromaggiori, il Bollettino punta l'attenzione soprattutto sull'industria della meccatronica, con 93 mila profili ricercati nell'ultimo trimestre 2021. Ma in questo scenario, a difendersi bene sono anche le industrie metallurgiche, con 68mila professionisti richiesti nello stesso periodo, seguite dal comparto tessile, delle calzature e dell'abbigliamento, per il quale è stimata la domanda di oltre 32mila addetti.

Completano il quadro gli aumenti di richiesta di lavoratori che giungono sia dal settore delle costruzioni, che prevede ben 126mila assunzioni fino a dicembre, sia da quello dei servizi, attualmente in pole con oltre 909 mila profili richiesti entro la fine del 2021. In questo particolare comparto si stima infatti un aumento di addetti al commercio, alle assicurazioni, alla ristorazione, al turismo e alla logistica, soprattutto in vista di una nuova stagione che si preannuncia priva di quelle restrizioni che hanno penalizzato tali attività in precedenza.

Offerte di lavoro: come non rischiare di essere tagliati fuori
Naturalmente, per beneficiare delle numerose possibilità professionali determinate da questa congiuntura economica così favorevole, sarà necessario avvalersi di tutti quegli strumenti digitali in grado di favorire il match fra le richieste che giungono dal mondo del lavoro e i professionisti che vogliano farne parte.

Fondamentale la fruizione di motori di ricerca forniti da agenzie specializzate, come ad esempio Adecco, che permettono ai candidati in cerca di un impiego di valutare esclusivamente traopportunità di lavoroformulate dalle migliori realtà imprenditoriali.

Allo stato attuale, infatti, a dispetto della crescita nel numero di assunzioni previste, le aziende continuano a segnalare una certa difficoltà nel reperire profili adeguati, evidenziando un mancato match soprattutto nella copertura di quelle professioni che richiedono competenze piuttosto elevate.

In particolare, le figure professionali per i quali sembra emergere una significativa difficoltà di recruiting sono:

• Fabbri e ferrai, con il 64,1% di difficoltà di reperimento;

• Saldatori, fonditori, calderai e montatori di carpenteria metallica, al 61,9%;

• Specialisti in scienze informatiche e matematiche, al 61,7%;

• Operai edili specializzati nelle rifiniture, al 61,5%;

• Tecnici informatici e delle comunicazioni, al 54,3%;

• Operai specializzati in professioni tecniche e intellettuali, al 51,5%.

E, in parallelo, saranno proprio questi i profili professionali più ricercati dalle aziende nei prossimi mesi. Il mercato del lavoro, da parte sua, risponderà con un'offerta rivolta, nel 30% dei casi, soprattutto agli under 29 e sarà trainato in larga parte dai contratti di lavoro a tempo determinato, all'incirca nel 52,3% dei casi, seguiti dai contratti a tempo indeterminato, che dovrebbero interessare il 20,7% delle assunzioni.

Ma per riuscire a essere parte di questa piccola rivoluzione e affrontare al meglio le nuove logiche del mondo del lavoro, bisognerà puntare non solo sulle competenze tecniche specifiche– le cosiddette hard skill– facilmente quantificabili, ma anche sulle soft skill, ovvero quelle abilità trasversali, basate sull'esperienza, sulla flessibilità, sulla specifica personalità e sulla voglia di continuare a formarsi giorno dopo giorno. Una serie di qualità capaci di abbracciare più settori professionali, fondamentali nel processo di selezione previsto in ogni proposta di lavoro futura.

Fonte dati: https://www.unioncamere.gov.it/P42A4917C160S123/lavoro--505mila-assunzioni-previste-dalle-imprese-a-ottobre.htm

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