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Attualità | 03 gennaio 2022, 07:11

Nel 2021 nati 1.210 bambini in provincia di Imperia, Bracco "La maggioranza da donne vaccinate"

Mentre in Italia si parla di calo demografico, al 10,7%, facciamo il punto sulla situazione in provincia di Imperia con il primario di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale di Imperia, il dott. Pierluigi Bracco.

Nel 2021 nati 1.210 bambini in provincia di Imperia, Bracco "La maggioranza da donne vaccinate"

Il 2021 ci dice che in provincia di Imperia ci sono stati ben 1.204 parti per un totale di 1.210 neonati. Infatti 6 sono stati parti gemellari. Un dato che non è basso, anzi. Appare in linea con quanto visto nel 2020, un anno da record con 1.238 parti. 

Se su scala nazionale gli ultimi dati Istat ci dicono di un calo del 10,7% delle nascite, nella riviera dei fiori il calo c'è stato ma molto contenuto, assestandosi al 2,74%. Presso l'Ospedale di Imperia, il reparto di ostetricia e ginecologia diretto dal primario, dott. Pierluigi Bracco mantiene performance molto alte rispetto anche al resto della Liguria. Emerge così che escludendo le strutture genovesi, per via del bacino d'utenza nettamente superiore, quello della ASL 1 imperiese rimane uno dei punti nascita dove si fanno più parti. 

Gli ultimi dati quelli del 2020 ci dicono non solo che le famiglie crescono in provincia di Imperia ma che hanno partorito più donne italiane (737) che straniere (501). Dati che appaiono in controtendenza con quanto emerge invece su scala nazionale. 

"Questo 2021 - commenta il dott. Braccoè stato un anno con tante nascite come il 2020, con alcuni fattori positivi e altri negativi. Tra i positivi abbiamo avuto la maggioranza di gravide vaccinate, donne che quindi hanno fatto bene e aderito alla campagna vaccinale. Rispetto al 2020 sono diminuite tutte quelle patologie e i parti pre termine che invece avevamo visto con il Covid, quando non c'erano ancora i vaccini. Inoltre, quest'anno grazie alla campagna vaccinale non abbiamo registrato successivi ricoveri in rianimazione". 

"Lo svantaggio - aggiunge - invece è rappresentato dalla maggiore presenza in questi mesi della variante 'omicron' che colpisce più i giovani e si diffonde con estrema rapidità e le gravide nella nostra provincia sono giovani, tra i 30 e i 34 anni. Questo vuol dire che da quando prendiamo in carico le pazienti spesso l'esito del tampone si positivizza ma per fortuna non si sviluppano patologie che richiedono attenzioni diverse. In media entro 5 giorni le nostre pazienti vengono dimesse". 

"La prassi - conclude il primario - prevede che in caso di tampone positivo le pazienti vengano prese in carico dall'Ospedale Galliera o dal Policlinico San Martino dove da tempo sono attivi percorsi specifici. Naturalmente anche noi su Imperia siamo in grado di assistere in urgenza una donna che sta per partorire perché non sempre c'è il tempo necessario per operare un trasferimento". 

Il reparto di Imperia lavora con 9 medici (10 tra pochi giorni) e 30 ostetriche. Numeri al di sotto rispetto a quelli previsti per un punto nascite che opera tra i 1.000 e i 2.000 parti all'anno. "C'è tanto sacrificio - conclude il dott. Bracco - e non si guarda l'orologio o le ferie, se c'è da lavorare si lavora. Come quando è stato possibile salvare madre e figlio mentre era in corso un altro parto su Imperia. Tutto il personale era al lavoro compreso chi doveva essere a riposo. E' un mestiere non facile. Sono felice di poter dire che qui lavorano dei veri professionisti grazie anche al pieno sostegno che riceviamo dall'azienda sanitaria".

Stefano Michero

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