Attualità - 14 gennaio 2022, 20:08

Coronavirus: il Presidente della Regione Giovanni Toti conferma “La Liguria rimane in zona gialla”

Da mercoledì attive linee open sul territorio per over 12 con green pass in scadenza dopo 7 giorni: “Raggiunto l’obiettivo delle 100mila dosi somministrate nell’ultima settimana”

Coronavirus: il Presidente della Regione Giovanni Toti conferma “La Liguria rimane in zona gialla”

“La Liguria rimane in zona gialla anche per la prossima settimana. I dati infatti confermano che da una settimana circa gli accessi in ospedale sono sostanzialmente stabili così come il numero di pazienti nelle terapie intensive. In tema di vaccinazioni, siamo arrivati all’obiettivo delle 100mila vaccinazioni settimanali: in sostanza, stiamo somministrando tutto quello che ci viene consegnato da Roma, anche con un aumento delle prime dosi. Stiamo potenziando anche la vaccinazione pediatrica. Inoltre da mercoledì 19 gennaio saranno attive linee dedicate ad accesso diretto in alcuni punti vaccinali, almeno uno per ciascuna Asl, per consentire di fare il vaccino a chi ha il green pass in scadenza nei 7 giorni successivi (requisito indispensabile) e non avesse trovato un appuntamento utile per la prenotazione attraverso il portale prenotovaccino. Questa possibilità riguarderà la popolazione over12, compresa la fascia 12-15 anni per la somministrazione delle dosi booster”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, facendo il punto della situazione sull’emergenza Covid.

Da mercoledì prossimo saranno attivate alcune linee dedicate ad accesso diretto per la vaccinazione legata alla scadenza del green pass nei successivi 7 giorni, per la popolazione over 12. 

Nella nostra provincia la Asl 1 ha predisposto l'hub di Arma di Taggia (da lunedì a sabato dalle 9 alle 18), al Palasalute di Imperia (da lunedì a sabato dalle 14 alla 20), all'hub di Camporosso (da lunedì a sabato dalle 14 alle 20) e all'ospedale di Bordighera nelle giornate del 22, 23, 29 e 30 gennaio (dalle 8 alle 20).

Per quanto riguarda il percorso scuola: “come previsto dalla contorta normativa in vigore – ha precisato il presidente della Regione - i tamponi sono gratuiti esclusivamente a seguito della segnalazione da parte della scuola alle Asl di uno i più casi positivi in classe e, quindi, a fronte della prescrizione della Asl, del medico o del pediatra. In questi casi, i tamponi possono essere effettuati gratuitamente. Non sono gratuiti invece se la segnalazione di un caso positivo è legata ad altri luoghi o circostanze come, ad esempio la palestra, la piscina oppure una festicciola tra bimbi”.

In merito la classificazione dei positivi ospedalizzati, il presidente Toti ha spiegato che “Oggi ci sono modalità di conteggio non coerenti con la situazione reale: c’è una parte consistente di pazienti risultati positivi al Covid al triage in Pronto soccorso ma che si sono recati in ospedale per problemi che nulla hanno a che fare con il Covid. Oggi quel paziente viene conteggiato tra i ricoveri Covid ma riteniamo sia un errore. Quel conteggio è nato ed è diventato la nostra stella polare perché i pazienti Covid sottraggono posti letto alle altre patologie, ad esempio a chi ha un incidente o un infarto. Questo lo riconosce anche il ministro Speranza, con cui ho parlato poco fa. Rimane aperto il tema legato alla modalità organizzativa ma spero che il ministro arrivi ad una riflessione positiva”.

Filippo Ansaldi, direttore generale Alisa: “L’attuale quadro epidemiologico è caratterizzato da indicatori di pressione ospedaliera abbastanza stabili in questa ultima settimana: dopo una ascesa costante iniziata nella prima metà di dicembre, abbiamo avuto un periodo di stasi negli ultimi 6 giorni e il numero di nuovi ingressi giornalieri negli ospedali si attesta attorno alle 70 unità. Dal punto di vista delle differenze tra le varie zone della Liguria, c’è stato come noto un primo innalzamento dei ricoveri a ponente, già a inizio dicembre, e un successivo innalzamento dei posti letto occupati nell’area metropolitana genovese. L’ascesa nell’area di levante è invece rimasta piuttosto lenta. La pressione resta importante in Liguria, con i valori soglia dell’area arancione che sono stati superati per la media intensità, ma non per le terapie intensive. Per questo la Liguria è rimasta in zona gialla. Di notevole importanza è il grande impegno profuso per il raggiungimento di un importante obiettivo legato alla campagna vaccinale: infatti, come era accaduto a inizio agosto, abbiamo superato le 100mila dosi negli ultimi sette giorni. Lo abbiamo fatto per garantire la massima copertura vaccinale della nostra popolazione. Si tratta fra l’altro di un numero limite rispetto alle dosi consegnate alla Liguria”.

Angelo Gratarola, responsabile Dipartimento interaziendale regionale di emergenza-urgenza e direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Policlinico San Martino: “Si chiude una settimana all’insegna della stabilità. Questo dato è vero soprattutto in terapia intensiva, con il dato sull’occupazione dei posti letto si è stabilizzato da diverse settimane intorno a 40 posti. Il dato che vedremo nelle prossime settimane è che sta crescendo progressivamente il numero di pazienti positivi al Covid ma che, di fatto, non hanno mai sviluppato la malattia e si trovano invece ricoverati in ospedale, nei reparti di media intensità e anche in terapia intensiva, per ragioni diverse dal Covid, per altre patologie. Oggi, infatti, anche grazie alla vaccinazione, molte persone non sviluppano più la malattia. Possono contagiarsi, ma senza presentare alcun tipo di sintomatologia. Un dato importante per cui anche il conteggio dovrà essere rivisto, per non rischiare di fornire un’immagine distorta del Covid negli ospedali”.

Matteo Bassetti, responsabile del Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino: “Anche per le Malattie Infettive si chiude una settimana all’insegna della stabilità, con molte dimissioni e pochi ingressi di soggetti non vaccinati, con quadri impegnativi e con un paio di trasferimenti in terapia intensiva. In questa prima settimana di utilizzo costante della pillola anti Covid, il Molnupiravir, siamo arrivati a oltre 50 prescrizioni solo sull’area di Genova. A questo proposito, mercoledì si è svolta, sotto la regia di Alisa, una riunione del DIAR delle Malattie Infettive in cui, insieme a tutti gli altri centri liguri di Malattie Infettive, abbiamo concordato criteri omogenei di utilizzo sia del Molnupiravir che degli anticorpi monoclonali, che al momento, sfortunatamente, scarseggiano in tutta Italia. Le poche dosi di cui disponiamo le riserviamo a casi molto selezionati, ovvero a pazienti che risultassero positivi con sintomi e con delle condizioni di base impegnative. Ci auguriamo la settimana prossima di avere a disposizione altre dosi. In questo momento, inoltre, il professor Icardi ci ha comunicato che la proporzione Omicron-Delta è 80 a 20: in questo contesto, non potendo disporre di un test rapido fatto su tutti i pazienti, non possiamo utilizzare ben 3 monoclonali. In ogni caso abbiamo il Molnupiravir, che continua ad essere molto utilizzato”.

Files:
 Monitoraggio Covid 14 gennaio 2022 (1.1 MB)

Redazione

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