Casinò di Sanremo: piccolo passo avanti dopo un periodo difficile

Il 2020 è stato un anno durissimo per il Casinò di Sanremo, luogo che per molti anni ha ricoperto il ruolo di vera e propria istituzione a livello nazionale. Proprio in quelle sale, ad esempio, dal 1951 al 1976 si è tenuto il Festival della Canzone Italiana, altro simbolo tutto nostrano.

Eppure, l’anno scorso ha avuto conseguenze nefaste su uno dei più importanti casinò del paese. Lo dicono i numeri, che parlano di una perdita di fatturato pari al 47%, ovvero 21 milioni in meno rispetto al 2019. Inoltre, ben quaranta dipendenti hanno scelto la strada della pensione accogliendo l’incentivo all’esodo.

L’impatto avuto dalla diffusione del Covid-19 è, ovviamente, scontato. La pandemia ha costretto abitanti e turisti a rimanere in casa per molti mesi, e il Casinò Municipale ne ha fatto le spese.

Inoltre, l’esplosione del virus ha prestato il fianco alla crescita di un fenomeno che da anni si sta facendo strada, nel mondo dei casinò. Il gioco online, infatti, è sempre più popolare tra gli appassionati, che amano dilettarsi con passatempi come il blackjack e la roulette. La comodità di poterne usufruire direttamente da casa, utilizzando qualsiasi dispositivo elettronico, così come promozioni e bonus di benvenuto, sono certamente fattori determinanti nel successo di questa tendenza, sicuramente anche insieme alla possibilità di ritrovare giochi con cui ci si trovava bene dal vivo, come alcune slot machine che ora sono solo online. Anche in questo caso, però, i numeri suggeriscono un impatto notevole della pandemia.

Non a caso, tra gennaio e ottobre 2020 il mercato del gioco online è cresciuto del 39,1%, dato che lascia poco spazio a interpretazioni e che di certo non lascia ben sperare il Casinò di Sanremo.

Fortunatamente, in questo 2021 la situazione sembra essere in leggero miglioramento. In particolare, il mese di ottobre ha dato risultati più che positivi, se si considera il periodo di per sé non felicissimo. Il Casinò di Sanremo ha incassato 266 mila euro in più rispetto allo stesso periodo nel 2020, un aumento percentuale dell’11,12%.

In totale si parla di 2 milioni e 663 mila euro, dato favorito soprattutto da un incremento del 14,7% del giro d'affari delle slot, con i giochi tradizionali che invece hanno subito una flessione del 13%.

Ciononostante, il bilancio di previsione parla di un rosso di 1,4 milioni di euro. Le minori spese per la forza lavoro, per i servizi e tutti gli altri risparmi industriali non arrivano quindi a compensare le perdite in termini di incassi. Se poi si prende in considerazione anche la recente protesta dei croupier, che ha causato il blocco delle ruote della roulette, ecco che lo scenario si fa ancor più preoccupante.

Lo scorso 3 novembre l’assemblea dei lavoratori del Casinò ha dettato le proprie condizioni al CdA, dicendosi disposta a interrompere l’attuale sciopero soltanto di fronte a un passo indietro rispetto agli attuali orari delle roulette francese. Al momento, queste ultime pagano una chiusura forzata dalle 14:30 alle 19:30 durante la settimana, scelta che ha scatenato l’ira dei croupier.

La palla passa adesso al Consiglio di Amministrazione, che finora ha etichettato le azioni dei lavoratori come una presa in ostaggio dell’azienda, e non si è detto disponibile a scendere a patti. Lo scenario globale in cui si trova a operare il Casinò di Sanremo non è però dei migliori, e urge un’inversione di rotta su tutta la linea.