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Politica | 19 gennaio 2022, 16:15

Imperia, parcheggio pubblico ai Granatini è muro contro muro Comune-proprietà. I legali della Garibbo Siri: “Opera irragionevole”

Venerdì in consiglio comunale le osservazioni al progetto: tra le contestazioni la procedura di esproprio, la viabilità e la vicinanza col torrente Caramagna dichiarato esondabile

Imperia, parcheggio pubblico ai Granatini è muro contro muro Comune-proprietà. I legali della Garibbo Siri: “Opera irragionevole”

Parcheggio nell’area dei Granatini alla Foce a Porto Maurizio, è muro contro muro tra Comune e proprietà. Le osservazioni relative al progetto che saranno discusse nella seduta di consiglio comunale in programma venerdì 21 gennaio alle 19 sono state oggetto dell’analisi da parte della commissione competente che si è tenuta a Palazzo civico a fine mattinata.

La proprietà, la professoressa Caterina Garibbo Siri, tramite lo studio legale Matteo Borello di Genova rigetta in toto la proposta.   

Risulta fin troppo evidente -scrivono i legali -  che l'area scelta per la realizzazione del parcheggio pubblico è del tutto inidonea in ragione non solo delle effettive caratteristiche del sito, ma anche dell'incidenza negativa che tale opera rifletterebbe sul traffico locale, oltre che sotto i profili di sicurezza idraulica, sismica e antincendio”.

 

 

In sintesi, la proprietà contesta la procedura di esproprio da parte del Comunbe (è in corso un contenzioso davanti al Tar Liguria), la viabilità che ne deriverebbe, la compatibilità con il Piano di bacino contestualmente alla possibilità di realizzare nelle vicinanze un parcheggio alternativo per favorire, comunque, la fruizione delle spiagge della Foce, così come nelle intenzioni della giunta Scajola

“L'area -si legge nelle osservazioni - è letteralmente circondata su tre lati da palazzi storici e sul quarto e ultimo lato da un importante muro d'argine che si erge sull'esondabile torrente Caramagna. L'unica via d'uscita (e di entrata) è un piccolo e stretto tunnel che al suo interno risulta frammezzato da parcheggi privati della stessa Garibbo Siri e di terzi. Tale unico passaggio presenta dimensioni veramente ridotte (3.54 metri di ampiezza e appena 3.16 metri di altezza), tali per cui appare impossibile accogliere il traffico di auto e motocicli che usufruirebbero del parcheggio, a maggior ragione vista la capienza dell'opera in questione (si parla infatti di ben 41 stalli, di cui 28 posti auto e 13 posti moto). L'assenza totale di uscite d'emergenza rende fin troppo evidente come un parcheggio rotazionale di tali ‘importanti" dimensioni’ (si parla di un'area di circa 2400 mq) e significativa allocazione di stalli (ben 41, come detto) diverrebbe ‘pericoloso’ sotto il profilo di sicurezza antincendio e di sicurezza generale. Il tutto sempre considerando che il predetto piccolo tunnel consentirebbe un solo ed unico senso di marcia di una vettura di media dimensioni. Se si tiene poi in considerazione la natura pubblica e rotazionale dell'opera, è chiaro che vi sarebbe un ‘via e vai’ continuo di veicoli, tra chi accede all'area in cerca di posto, chi invece attende la liberazione di uno stallo, chi aspetta in coda. Il tutto senza considerare che questo traffico, già intenso durante tutto l'arco dell'anno, essendo Imperia centro nevralgico del Ponente ligure, si incentiverebbe ancora di più durante, a titolo esemplificativo, la stagione estiva o balneare piuttosto che durante le festività. Cosa che non si verificherebbe, invece, nel caso di un parcheggio o autorimessa squisitamente privata, posto che in tale diversa eventualità vi sarebbe un accesso contingentato di soli determinati soggetti, senza accesso continuo ad ora o frazione di ora, e, inoltre, senza la creazione di fenomeni di intensificazione di accesso/uscita e stazionamento con riflesso di congestione al traffico locale e relativa viabilità".

"Non solo. La presenza di così tanti veicoli costituirebbe un ulteriore pericolo per i pedoni e per la circolazione in generale, tenuto conto oltretutto che le dimensioni ridotte dell'unico tunnel (già più volte menzionato) che consente l'accesso al sito, non permettono neppure di suddividere i canali di accesso/uscita di pedoni e veicoli".

“Il tutto senza considerare poi che l'area di proprietà ricade anche in zona coperta da fascia di rispetto fluviale di cui comunque, in zona esondabile. Appare allora, ancora una volta, del tutto irragionevole come tale sito possa essere considerato ‘adatto’ per la realizzazione di un parcheggio pubblico rotazionale”.

Diego David

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