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Sport | 31 gennaio 2022, 12:08

Imperia calcio: Bencardino-Pisano traghettatori neroazzurri ma proseguono le riflessioni. Per la panchina spunta il nome di Antonio Soda

Il tandem, da sempre legato ai colori neroazzurri, guiderà l'allenamento odierno al quale dovrebbe partecipare anche Davide Sancinito. Nel toto-nomi rimangono forti le candidature di Bocchi e Soda, scende Lupo. Inoltre, le dichiarazioni del post-partita di ieri con un'ultima vana difesa di Petti in favore di Mister Ascoli

Imperia calcio: Bencardino-Pisano traghettatori neroazzurri ma proseguono le riflessioni. Per la panchina spunta il nome di Antonio Soda

E’ il day after della polveriera al ‘Ciccione’: pesante 0-3 contro il Gozzano,  penultimo posto in classifica e conseguente esonero di Ascoli. Così, quelle notturne, sono diventate ore di riflessione per la dirigenza dell’Imperia.

La Prima Squadra, come comunicato in mattinata, è stata momentaneamente affidata al tandem Alfredo Bencardino – Adriano Pisano che guideranno il gruppo nella delicata trasferta di mercoledì a Lavagna. Il Direttore Generale e l’ allenatore della Juniores formeranno una commissione tecnica ad interim  fino all’ufficialità del nuovo tecnico.
Da sempre legati ai colori neroazzurri, i due mister dirigeranno l’allenamento odierno che si terrà al ‘Ciccione’ alle ore 15.  Ed al quale dovrebbe prendere parte anche Davide Sancinito, in arrivo dall’Albenga.

Al tavolo della dirigenza intanto si battono più strade alla ricerca del profilo ideale al quale affidare la panchina: la prima porterebbe a Gianluca Bocchi, uomo che conosce l’ambiente e capace di creare una sinergia con il pubblico che invece è mancata in questa prima metà stagione. Bocchi, che già ha allenato l’Imperia tra il 2014 ed il 2016, però è fermo da qualche stagione e sarebbe al debutto in Serie D.

Il secondo ragionamento porta ad Antonio Soda, nome caldo delle ultime ore. Tecnico esperto, già vincitore del girone A lo scorso anno col Gozzano festeggiando il traguardo proprio ad Imperia, che in carriera ha guidato anche Spezia, Benevento e Sanremese. Insomma, il profilo di un allenatore che conosca le insidie della categoria e possa condurre la squadra alla salvezza; con la garanzia poi di una eventuale  campagna acquisti al top, in estate.  Soda  avrebbe chiesto una spalla tecnica individuata in Valentino Papa, già alla guida dell’Imperia nella stagione 2016-17 poi sostituito proprio da Bencardino. Recentemente, Papa è stato collaboratore dell’area tecnica a Sanremo durante la gestione Ascoli. Corsi e ricorsi pallonari.

Valutati anche i nomi di Alan Carlet e di Carlo Calabria mentre calano le quotazioni di Alessandro Lupo, la cui candidatura , dopo le dimissioni di ieri dall’Albenga, era stata caldeggiata da una parte della tifoseria.  La normativa però non permetterebbe all’allenatore di tornare immediatamente a bordo, allontanando così una sua possibile rentrèe. Come nel più classico toto-nomi, non sono mai da escludere sorprese. 

La brutta prestazione di ieri ha lasciato strascichi anche tra i giocatori: in primis, andranno valutate le condizioni di Arturo Lupoli che ha lasciato il campo in lacrime, dopo un’ora di gioco. Emblema di un pomeriggio amaro. Con la riapertura del mercato fino al 10 febbraio, non sono da escludere movimenti: parrebbe in uscita l’attaccante Pierluigi Cappelluzzo che fin qua ha vissuto un’esperienza negativa ad Imperia (0 gol in 13 partite), causando inoltre il rigore nel match di ieri.

Una partita che ha sottolineato lo stato confusionale della squadra: su tutte il cambio Coppola-Cassata, con l’attaccante classe 2002 adattato mezzala  nel 4-3-3-, come affermato da Nicola Ascoli ad Imperianews nel post-partita:” Soltanto con l’infortunio di Lupoli ci siamo messi 4-2-3-1. Ci sono tante cose che, da fuori, non si conoscono: avrei voluto schierare Virga e Montanari dall’inizio ma non si sono mai allenati con noi in questo periodo.” E poi ha proseguito:” E’ mia la colpa maggiore perché  non riesco a trasmettere la cattiveria ai giocatori. Nel mio percorso da allenatore, le mie squadre sono sempre state cattive ed agguerrite; per anni, ho avuto la miglior difesa mentre oggi sono tra le peggiori. Ci sono tante cose che nemmeno io riesco a spiegarmi. Come, in una situazione dove dobbiamo salvarci, non esca un po’ di amor proprio. Ripeto, evidentemente  la responsabilità è mia perché non riesco a tirargli fuori qualcosa in più per salvarci.”

A proposito della retroguardia, ieri in balia del tridente piemontese, il centrale Alessio Petti – tra i pochi a non aver gettato la spugna in partita – aveva provato un’ultima vana difesa dell’allenatore, sempre ai nostri microfoni: “Nel calcio paga sempre una persona quando invece, in questo momento, saremmo da mandare via tutti noi giocatori. Perché in campo ci andiamo noi e in questo momento non stiamo rendendo per le aspettative che abbiamo ed i giocatori che siamo.”

Alberto Ponte

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