Il 15 marzo, Giornata del Fiocchetto Lilla dedicata ai disturbi alimentari, è l’occasione per fare il punto della situazione tra i più giovani dopo due anni di pandemia e un momento storico non certo semplice sul piano mentale.
Al Casinò di Sanremo Asl1 ha incontrato i ragazzi delle scuole per l’11ª edizione di un appuntamento nato dal dramma di un genitore che si è visto strappare via dalle braccia l’amore della propria figlia, morta suicida per le drammatiche conseguenze psicologiche della bulimia.
Dall’incontro emerge un dato chiaro e che lascia poco spazio all’immaginazione: negli anni della pandemia i disturbi alimentari si sono a dir poco moltiplicati, specie tra i più giovani. In un anno le richieste di aiuto sono aumentate del 53%.
E condurre la mattinata Stefania Demontis, direttore del reparto nutrizione territorio e trattamento dei disturbi alimentari per Asl1. “Dopo la pandemia gli adolescenti hanno sviluppato un rapporto alterato con il proprio corpo e con il cibo - ha dichiarato Stefania Demontis ai nostri microfoni - quando questo diventa un’ossessione, ha bisogno di essere trattato e curato. È un problema che resta sommerso, pochi pazienti vengono trattati. La giornata di oggi vuole mettere in risalto quali sono i campanelli di allarme e quando chiedere aiuto”.
L’intervista