/ Attualità

Attualità | 22 marzo 2022, 07:11

PNRR ed energie rinnovabili in Italia: la Liguria fatica sia sul solare che sull'eolico

Sulla base dei dati 2020, 116,6 gigawattora grazie al sole e 132,2 gigawattora con il vento; peggio di noi fa solo la Valle d'Aosta

PNRR ed energie rinnovabili in Italia: la Liguria fatica sia sul solare che sull'eolico

Come se la cava la Liguria nella produzione delle energie rinnovabili? Abbastanza male, vuoi per la conformazione del territorio ma anche per il non aver saputo investire in questi settori in passato. 

L'analisi emerge sulla base di alcuni dati (fonte - Gse e Terna per la fonte solare; Terna per le altre fonti) sulle rinnovabili in Italia, pubblicati da Il Sole 24 ore, dove di regione in regione si prendono in analisi i numeri sulla produzione di energia elettrica, attraverso i sistemi più diffusi ovvero: solare ed eolico. Sulla base dei dati 2020, 116,6 gigawattora grazie al sole e 132,2 gigawattora con il vento. 

Peggio di noi fa solo la Valle d'Aosta (27,8 gigawattora dal solare e 3,7 dall'eolico). Il dato ligure è comunque parziale su un quadro complessivo. Bisogna considerare che la nostra regione ha investito in entrambi gli ambiti rispetto ad altre che invece ne hanno prediletto uno solo. 

Va detto che il risultato nazionale è sopra il target previsto dall'Unione Europea (17%). L’Italia nel 2020, ha coperto il 20,4% dei consumi energetici nei settori elettrico, termico e dei trasporti, sfruttando impianti energetici da fonti rinnovabili. Grazie alle regioni del sud, Puglia in primis, arriva il 90% dell'elettricità prodotta con l'eolico. Un sistema poco sfruttato al nord dove invece si è puntato sul sole, in particolare su: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. 

In questo senso la Liguria fa meglio di ognuna di loro, per quel che riguarda l'energia prodotta sfruttando il vento. Per trovare un risultato migliore di quello ligure bisogna arrivare fino in Abruzzo o nel Lazio. In compenso la produzione energetica grazie al solare è molto scarsa rispetto agli altri territori. 

L'ambito delle rinnovabili è di attualità soprattutto in vista delle possibilità che arriveranno tramite il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Sono già stati avviati bandi per 2,5 miliardi di euro e altri ne arriveranno per circa 10 miliardi di euro. Istanze e progetti che potrebbero essere frenati dalla burocrazia, senza iter veloci e snelli, le richieste potrebbero non tradursi nella realtà e quindi nel raggiungimento degli obiettivi previsti per il 2026. 

Il Governo del Premier Mario Draghi sembra spingere in questa direzione e il tema oltre ad essere diventato di estrema attualità da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, ne ha fatto emergere anche l'urgenza. Bisogna puntare a ridurre la dipendenza dal gas russo per non trovarsi troppo legati a un solo produttore, quindi, diversificando tutto ciò che l'approvvigionamento energetico.

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium