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Attualità | 22 marzo 2022, 12:05

Sanremo: alunno del 'Colombo' spintona e minaccia una professoressa, genitori preoccupati per l'accaduto

Gli stessi hanno anche evidenziato la latitanza della dirigenza scolastica, più volte interpellata su quanto accade all'interno del plesso. Un fatto smentito dal vice Preside Taravelli

Sanremo: alunno del 'Colombo' spintona e minaccia una professoressa, genitori preoccupati per l'accaduto

A livello nazionale si registrano sempre più atti di violenza o di bullismo all’interno delle scuole e, tra social e organi di informazione, vengono sicuramente molto più amplificati di quanto potesse accadere in passato.

Ma, quanto accaduto ieri in una classe (evitiamo appositamente riferimenti precisi per questioni di privacy) dell’Istituto ‘Colombo’ di Sanremo, ha scatenato la preoccupazione di una parte dei professori e dei genitori. Stiamo parlando di un episodio di violenza perpetrato da un alunno nei confronti di una professoressa, rea di averlo redarguito con una nota sul registro, per un reiterato comportamento che disturbava l’intera classe.

La reazione dell’alunno al provvedimento è stata a dir poco sconsiderata. Di primo acchito il giovane ha spintonato la cattedra contro la Prof, rischiando di ferirla visto che è stata schiacciata contro il muro, ed è poi uscito dalla classe colpendo con pugni e calci porte, muri e distributori di merende, dando in escandescenze. Sono servite tre persone, tra personale docente e non docente per fermarlo ma, non contento, al rientro in classe ha pure minacciato la professoressa. “Se fossimo io e lei da soli la butterei giù dalla finestra” le avrebbe detto.

Il caso, secondo quanto riferito dai genitori della classe protagonista dell’accaduto, non sarebbe stato riferito alle forze dell’ordine come dovuto (di fatto si tratta di un caso di violenza e di minacce). La notizia ha ieri rapidamente fatto il giro dei ragazzi presenti a scuola e, ovviamente, i genitori hanno drizzato le antenne per il timore che il fatto si potesse ripetere.

Dal caso è emersa anche una situazione difficile che si è venuta a creare negli ultimi tempi: “E’ fuori controllo – ci hanno detto alcuni genitori – e la dirigenza latita per non dire che è praticamente assente. Abbiamo tentato più volte di parlare con la Dirigente, ma non ci dà assolutamente ascolto. Siamo seriamente preoccupati per l’accaduto di ieri e, anzi, non capiamo il motivo per cui ieri non siano state chiamate le forze dell’ordine per segnalare l’accaduto”.

I più preoccupati sono i genitori degli alunni, oltre 25, della classe protagonista dell’accaduto di ieri: “I ragazzi - hanno detto - ci hanno raccontato di altri episodi del genere, per fortuna meno gravi. Non vorremmo, quindi, che si possano ripetere nei confronti dei nostri figli. Chiediamo contemporaneamente una maggiore attenzione a situazioni di questo genere che, da tempo vengono lasciate nel dimenticatoio. Ci sentiamo un po’ abbandonati a noi stessi”.

Abbiamo sentito anche la dirigenza scolastica della scuola, per capire l’accaduto e anche la posizione di chi è al vertice del plesso. Assente per malattia la Preside, Valentina Dell’Aquila, è uno dei suoi due vice, il Prof. Federico Taravelli (l’altro e la Prof. Barbara Ratto), a rispondere: “Sono intervenuto personalmente – ci ha detto – per fermare l’alunno e, sicuramente si è trattato di un momento molto delicato. Lo abbiamo convocato così come la professoressa e, entrambi mi hanno fornito le loro versioni, che sono ovviamente opposte. Sto attendendo una loro relazione scritta e devo dire di aver visto la professoressa molto scossa. Probabilmente qualcosa di grave è successo, i testimoni ci sono ma, per un eventuale procedimento nei confronti dell’alunno servono le due relazioni e la comprensione precisa dell’accaduto. Ho anche parlato con i genitori del ragazzo”. 

Al Prof. Taravelli abbiamo anche sottoposto le lamentele dei genitori sulla cronica assenza da scuola della Preside. Secondo i genitori, infatti, i colloqui avvengono solo in video conferenza, ma il vice ha smentito: “Io sono il vice preside e posso confermare che la dirigente c’è sempre rispondendo alle mail. Ora è in malattia da venti giorni ma, normalmente viene a scuola. Anzi, posso dire che dal mio arrivo sei anni fa, grazie a lei le cose sono cambiate in meglio. Poi posso capire che non vada a genio a tutti, però smentisco quanto detto dai genitori”.

 

Carlo Alessi

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