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Attualità | 27 marzo 2022, 07:11

Covid, i sanitari 'no vax' non cedono. In Asl 1 restano sospesi in 52: il settore più 'compatto' è quello degli amministrativi

Solo in 3, tra medici, infermieri e Oss, hanno fatto 'dietro front' e sono stati reintegrati. Tra gli amministrativi invece, nessun passo indietro e in 6 rimangono a casa e senza stipendio: l'obbligo per tutti slitta 31 dicembre

Covid, i sanitari 'no vax' non cedono. In Asl 1 restano sospesi in 52: il settore più 'compatto' è quello degli amministrativi

Sono 52 i sanitari e dipendenti dell'Asl 1 imperiese attualmente sospesi per non aver preso parte alla campagna vaccinale contro il covid-19. Rispetto all'ultimo report realizzato dall'azienda sanitaria locale solo in 3, tra medici, infermieri e Oss hanno fatto 'dietro front' e sono stati reintegrati. In tutto quindi, in questo settore, sono 46 quelli che rimangono a casa e senza stipendio.

Tra gli amministrativi invece, nessun passo indietro e in 6 rimangono sospesi. Nonostante da ottobre sino al gennaio scorso in molti hanno 'ceduto' e hanno ricevuto almeno la prima dose, questa cinquantina di unità non stenta a diminuire. 

Le nuove disposizioni, in vigore dal 1 aprile, in seguito alla cessazione dello stato d'emergenza fissato al 31 marzo, non saranno però valide per il comparto sanitario. Chi non si vaccina resta sospeso fino al 31 dicembre. I guariti possono tornare in corsia, ma se non prenderanno parte alla campagna vaccinale dopo 3 mesi e 3 giorni torneranno a casa. Questo significherà che ci saranno medici e infermieri sospesi da un anno e mezzo. L'unica novità introdotta a loro favore è il riconoscimento dell'avvenuta guarigione. Il nuovo decreto prevede, infatti che in caso di intervenuta guarigione si possa disporre la cessazione temporanea della sospensione lavorativa, sino alla scadenza del termine in cui la vaccinazione è differita in base alle indicazioni contenute nelle circolari del ministero della Salute.

Angela Panzera

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