La presenza del Sottosegretario alla difesa, Giorgio Mulè, è stata propedeutica ad affrontare anche il tema dei migranti nella zona a Ponente della nostra provincia, purtroppo colpita proprio sabato scorso dalla morte di due di loro, mentre attraversavano l’autostrada a Bordighera.
“La notizia dell’incidente e della morte dei due migranti – ha detto - è ovviamente una cosa che colpisce, non solo per l’umana pietà ma anche per la comprensione sull’accaduto. La sicurezza è un mio pallino e, questa legislatura è iniziata con l’invio di 35 Carabinieri in più in provincia ed è proseguita con l’emergenza immigrati. Questa mattina, con il Prefetto, il Questore e le forze dell’ordine, ci siamo ritrovati per confrontarci sui prossimi passi da fare. L’imperiese è l’unica o una delle poche che non ha subito nessun decremento di militari e forze dell’ordine ma, comunque, stiamo ragionando per aumentarne ulteriormente il numero. Questo per presidiare meglio i due valichi di Ventimiglia e quei luoghi dove sono impegnati, come la stazione ferroviaria. Da evidenziare come il numero dei respingimenti, nel percorso virtuoso avviato, si è contratto del 50% tra marzo 2021 e quest’anno (circa 280 in meno). Questo conferma, quindi, che l’azione di prevenzione e non contrasto è assolutamente eccellente. C’è il problema, che conosciamo, ovvero la progressione della migrazione. Non dobbiamo farci trovare impreparati per l’estate, ma c’è un’ottima interlocuzione tra il Sindaco di Ventimiglia e la Prefettura”.
Rimane il problema della Francia, che continua a respingere i migranti da ormai 7 anni: “Su questo siamo già intervenuti con decisione anche se capisco che, quando si guarda dall’altro lato si vedono solo muri e un atteggiamento che non ci si aspetta. Continueremo a lavorare in modo da far ragionare i francesi, nel dover prendere atto che l’emergenza si affronta insieme. Non con il pugno duro ma soltanto con una virtuosa collaborazione, che tutti cerchiamo e che deve essere raggiunta”.
Cosa ne pensa del centro di accoglienza: “Sono d’accordo che è necessario un luogo e abbiamo cercato di non averne uno solo. Ad oggi l’iniziativa procede con lentezza. Dobbiamo ragionarci per garantire sicurezza ed evitare ‘bolle’ in città, che preoccupano i cittadini. L’ipotesi va cercata nell’immediato ma posso assicurare che abbiamo delle idee e ci stiamo lavorando, per coniugare regole umanitarie e di ordine pubblico”. Fuori intervista l'On. Mulè non ha escluso la possibilità di un ritorno al 'Campo Roya'.