Una nuova antenna per il 5G, concessa dal Comune alla nota società Iliad, scatena le lamentele dei residenti via Bonmoschetto, piccola strada di collegamento tra l’Aurelia e via Padre Semeria, alla periferia Ovest di Sanremo.
L’antenna 5G, di nuova generazione e sperimentazione, secondo quanto evidenziato dal Comitato, sarà alta ben 15 metri e i residenti dell'area interessata hanno appreso solo casualmente dell'autorizzazione rilasciata dal Comune, attivandosi subito per costituire un comitato spontaneo, che già il primo giorno contava 200 iscritti.
Molte e legittime le loro preoccupazioni, visto che lamentano l'evidente impatto ambientale e paesaggistico, in un'area da sempre caratterizzata da molto verde, nonché i rischi rilevanti per la loro salute, soprattutto se già soggetti ad alcune patologie, quali le aritmie cardiache, molto frequenti oggigiorno, a partire dalla media età.
“E' altissima la probabilità – scrivono dal Comitato - che i pace-makers utilizzati per trattare le suddette aritmie possano entrare in conflitto con le radiofrequenze emesse da stazioni radio base del 5G, causando effetti indesiderati sulla funzionalità cardiaca. Non meno importanti e nefasti potrebbero essere comunque gli effetti in danno dei residenti della via Bonmoschetto, anche se non affetti da particolari patologie, i quali permanendo all'interno delle loro abitazioni per un periodo superiore alle quattro ore (secondo gli standard di pericolo previsti da una normativa europea) sarebbero soggetti a notevoli rischi causati dalla propagazione delle onde elettromagnetiche, rilasciate dai dispositivi a tecnologia 5G”.
Sempre secondo il Comitato, oltre al notevole impatto che l’antenna avrebbe sull'ecosistema, che in quell'area del territorio matuziano (nota per la varietà e per la ricchezza di flora e fauna locale) andrebbe a ricadere in tutta la sua pregnanza e gravità sull'intero comprensorio a Ponente dell'intera città, l'integrale e delicato equilibrio, che sino ad oggi ha retto brillantemente, andrebbe a pregiudicarsi irrimediabilmente, con ineludibile disvalore dell'intera zona.
“Ci auguriamo che l'Amministrazione Comunale – termina il Comitato - ritorni sui propri passi ed annulli il provvedimento autorizzativo, che è già stato oggetto di impugnazione, davanti al Tribunale di Imperia ed i cui esiti non sono stati ancora disposti”.
I residenti della zona ritengono infatti, che compito principale dell’Amministrazione sia quello di tutelare la comunità che vive all'interno del proprio territorio, privilegiando nelle scelte autorizzative, quella che è comunque la volontà della comunità, specie se espressa nel modo così coeso come nel caso di via Buonmoschetto.