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Al Direttore | 02 maggio 2022, 16:26

Imperia: nuovo Parco Urbano, un lettore "Bello ma arrivando da lungomare Vespucci si rischia la vita!"

Imperia: nuovo Parco Urbano, un lettore "Bello ma arrivando da lungomare Vespucci si rischia la vita!"

Un nostro lettore di Imperia, Ezio Radice, ci ha scritto per parlare del nuovo Parco Urbano, da poco sistemato e inaugurato:

“Bello il nuovo parco urbano di Imperia, con splendide collinette e ampio spazio per genitori e bimbi, peccato che per arrivarci dalle Ferriere o da viale Matteotti, a piedi o facendo jogging, occorre attraversare Lungomare Vespucci. Più che un lungomare lo definirei ‘le 4 corsie del Gran Premio Oneglia-Porto e Porto-Oneglia’. Aperto ad ogni mezzo circolante, con velocità minima per non essere tamponati a 50 Km e massima determinata dalla potenza del motore. A metterci un autovelox, il Comune si rifarebbe in un anno del costo del parco. Pur di far prima, si vedono sorpassi a destra, utilizzo di corsie di svolta per il sorpasso ecc. L'attraversamento è vivamente sconsigliato a deboli di cuore, bambini, anziani e persone lente. Pericolosissime, al ritorno dal parco, le strisce pedonali di fronte alla pizzeria, ove confluiscono anche le vie De Marchi ed Armelio, perchè la strada è in curva e non si vedono le auto del ‘Gran Premio Porto-Oneglia’ che arrivano come bombe. Per non far fare ai poveri pedoni la fine del gatto, un assessore intelligente ha proposto un semaforo a chiamata pedonale. Sarebbe un'ottima idea, anche per ridurre la velocità media del ‘Gran Premio’, ma finora non si è visto nulla. Un posto da dove si vedono le auto arrivare e se ne può valutare la velocità è il tratto rettilineo fra lo sbocco di via Giordano e via Giannetti, ma qui le strisce non ci sono. Una volta effettuato l'attraversamento, si accede all'ingresso principale attraverso una strada ghiaiata e polverosa, ove confluiscono: auto dei visitatori, auto che cercano posteggio, auto che vanno al cantiere navale e infine grossi autotreni che vanno a posteggiare nello spiazzo perennemente fangoso anche quando non piove da mesi. Non c'è un posto per i pedoni, ma qui perlomeno i veicoli vanno forzatamente più adagio. Molti comunque preferiscono  attraversare i prati adiacenti: non si potrebbe ma e' molto più sicuro. Insomma, il parco si è fatto, ma sarebbe opportuno migliorarne l'accesso. Si può fare e speriamo si faccia. Per ora il modo più sicuro è andarci in auto, alla faccia della sostenibilità”.

Carlo Alessi

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