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Attualità | 03 maggio 2022, 13:00

Imperia, 380mila euro per il restyling dell’Oratorio di San Pietro al Parasio. Il priore Giorgio Ansaldi: "Un obbligo riportare ai fasti di un tempo la facciata barocca” (foto e video)

Contributi dalla Fondazione Carige e dal Rotary. Possibile per coloro che lo contribuire con donazioni “i benefattori saranno ricordati”, sottolinea il priore

Imperia, 380mila euro per il restyling dell’Oratorio di San Pietro al Parasio. Il priore Giorgio Ansaldi: "Un obbligo riportare ai fasti di un tempo la facciata barocca” (foto e video)

L'Oratorio di San Pietro al Parasio, una delle mete religiose e turistiche più visitate della città si fa il restyling: stamattina sono stati illustrati dal priore dell’omonimo oratorio Giorgio Ansaldi e dallo storico e confratello Gabriele Oreggia i lavori relativi al risanamento conservativo e alla tinteggiatura della facciata dell'antico oratorio, per un ammontare di 380mila euro

L’Oratorio di San Pietro Apostolo è stato tra i primi edifici sacri ad essere edificato a Porto Maurizio. Fu, in passato, riferimento religioso per i marinai e la gente di mare che era impiegata nei lavori sulle barche e sui bastimenti, nonché per la popolazione di Porto Maurizio. Rimaneggiato profondamente almeno due volte nella sua storia secolare, dalla fine  del XVIII° secolo appare così come lo vediamo oggi, con il suo loggiato prospiciente il sagrato e la sua torre campanaria, già complesso di avvistamento dei terribili  invasori. 

In posizione dominante nel panorama imperiese, esposto agli agenti atmosferici e all’aerosol marino, negli anni, nei secoli, la magnifica facciata barocca, benché appaia in maniera piacevole ancora oggi, ha subito notevoli deterioramenti che hanno costretto il Priore della Confraternita di San Pietro Apostolo, Giorgio Ansaldi, a intervenire affinché non si raggiungesse un degrado irreparabile.  I lavori previsti sono stati preceduti da un accurato studio dello stato in essere, con un puntuale approfondimento sui materiali usati nella costruzione, al fine di osservare in maniera coerente la tipologia dei materiali, la tecnica costruttiva, le modalità esecutive adoperate quando si edificò la facciata.

La progettazione dei lavori eseguita dallo studio tecnico dell’architetto Francesco De Marco, che si è avvalso della collaborazione di altri due architetti che hanno circostanziato con minuzia le caratteristiche tecnico-costruttive e storiche dell’edificio, è stata sottoposta all’esame dei competenti Servizi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Imperia e Savona e del Comune di Imperia, che hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni. 

La Confraternita di San Pietro, pur consapevole del gravoso impegno economico derivante dai lavori in progetto, ha deciso comunque di procedere con i lavori descritti, approfittando peraltro delle agevolazioni derivanti dal bonus facciate.  È dei giorni scorsi la notizia che sono stati stanziati a favore della Confraternita cospicui contributi economici. 

In merito ai lavori in corso, il priore osserva che “è un obbligo farsi carico degli oneri per riportare ai fasti di un tempo la splendida facciata barocca, visibile da qualsiasi parte a Ponente della città ed è un dovere conservare, esaltandone la bellezza, le opere che i nostri predecessori, con tanta tenacia e tanto orgoglio, hanno prima costruito, poi conservato ed infine trasmesso a noi.” Aggiunge ancora Ansaldi: “È un obbligo morale trasmettere ai confratelli che verranno dopo di noi e a tutta Imperia questa testimonianza che, oltre ad essere di fede, è anche storica e artistica e fa parte della nostra cultura locale. Se noi abbiamo ricevuto dai nostri predecessori questo gioiello, noi dobbiamo mantenerlo, preservarlo nei migliori dei modi, valorizzarlo, facendo in modo che possa conservare gli antichi splendori di un tempo”. 

Benché l’utilizzo del bonus facciate e dei i contributi stanziati siano di rilevante entità, per completare le opere, soprattutto per la parte relativa agli affreschi conservati nella loggetta, è necessario sostenere altre spese che la Confraternita, con  le irrisorie entrate economiche che possiede, non è in grado di soddisfare. Per tale motivo è possibile, per coloro che lo desiderassero, contribuire con donazioni, offerte, direttamente presso l'Oratorio di San Pietro. In quel caso, sarà cura della Confraternita annotare i benefattori che vorranno essere ricordati. È auspicabile che si riescano a completare integralmente ed in breve tempo i lavori previsti, in maniera tale che, oltre ad essere risanato il monumento religioso, possa essere riqualificato il quartiere, con la conseguente rivalutazione ambientale e il recupero del patrimonio storico-artistico esistente”, conclude Ansaldi

Diego David

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