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Attualità | 07 maggio 2022, 07:11

Vessalico, al via i lavori di ripristino del ponte inghiottito dall'alluvione del 2020. Il sindaco Giliberti: "La consegna entro fine luglio" (video)

La struttura non è riuscita a contenere l'esondazione del fiume e il paese è stato diviso in due: "Cambierà l'approccio - spiega il primo cittadino - in caso di allerta arancione o rossa chi abita nei pressi del ponte verrà evacuato"

Vessalico, al via i lavori di ripristino del ponte inghiottito dall'alluvione del 2020. Il sindaco Giliberti: "La consegna entro fine luglio" (video)

Una delle immagini più dolorose che ha segnato profondamente la provincia di Imperia in seguito all'alluvione del 2 e 3 ottobre 2020 è stata sicuramente quella del ponte di Vessalico gravemente danneggiato in seguito alla piena del fiume. Il paese dell'alta valle Arroscia è stato di fatto diviso a metà. La struttura non è riuscita a contenere l’esondazione.

Fortunatamente non si sono registrati morti e feriti, ma il rischio è stato altissimo. Le case vicine hanno subito seri danni. Anche le vie del paese sono state inondate dall’acqua che ha lasciato dietro di sé cumuli di detriti, pietre e legna. Grazie all'aiuto di tantissimi volontari in pochi giorni Vessalico è riuscita a risollevarsi, ma quanto successo difficilmente verrà dimenticato dalla popolazione.

Adesso, però il paese può guardare nuovamente al futuro. Iniziati infatti, i lavori di ricostruzione del ponte che oltre ad esser il simbolo di Vessalico rappresenta uno snodo fondamentale della sua viabilità. 

“Il lavori finalmente sono partiti, dice al nostro giornale il sindaco Paola GilibertiÈ stata effettuata un'analisi sul ponte per capire se fosse sufficiente la ristrutturazione o se potesse essere più utile, per la salvaguardia della popolazione, ricostruirne un altro. Per una serie di motivi, compreso quello di avere le autorizzazioni regionali, è stato appurato che la ricostruzione ex novo non garantirebbe comunque le caratteristiche di sicurezza quindi conserviamo questo, ma dovremo modificare l’atteggiamento nei confronti delle prossime allerte meteo".

In buona sostanza è stata necessaria la revisione del piano di Protezione civile che prevede l'obbligo di evacuazione in caso di allerta meteo rossa e anche arancione.

"Adesso verranno rimosse tutte le parti degradate e verrà ricostruito come era e come infatti è previsto dalle somme urgenze. Di sicuro d’ora in poi per le alluvioni, chiosa il sindaco, l'allerta rossa e arancione, la popolazione dovrà fare dei sacrifici per salvaguardare la propria vita perché l’alluvione del 2020 ha costituito un 'prima e un dopo' e d’ora in poi non potremo più affrontare la situazione, anche se non lo era anche prima, con leggerezza. Con un allerta rossa o arancione si potrebbe riproporre la stessa situazione del 2020 e non bisogna assolutamente rischiare e quindi le persone, tutte quelle intorno la zona del ponte, verranno sicuramente evacuate anche con il ponte nuovo. Prevediamo che i lavori si concludano entro tre mesi e quindi speriamo che entro fine luglio, per la festa della Santa Patrona si possa inaugurare questo nuovo ponte”. 

Angela Panzera

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