A Taggia e Riva Ligure fervono i preparativi per l'accoglienza delle persone che domenica dovranno essere evacuate per il 'bomba day'. A partire dalle ore 6 del 15 maggio saranno circa 10mila i cittadini dei due comuni che lasceranno la propria abitazione a causa delle operazioni di disinnesco dell'ordigno bellico della seconda Guerra Mondiale che da fine aprile si trova in un camion fermo nel torrente Argentina.
VIDEO - Abbiamo fatto il punto con i sindaci Mario Conio a Taggia e Giorgio Giuffra a Riva Ligure su come stanno procedendo i lavori di preparazione nei due comuni.
In entrambi i comuni è scesa in campo Protezione Civile Nazionale. In particolare nelle prossime ore su Taggia verrà montata la tensostruttura nel campo da basket tra le due scuole. Il plesso della Soleri sarà il cuore della macchina organizzativa per questa giornata particolare, qui in queste ore sarà allestito il centro di comando e controllo dell'intera operazione, al servizio delle autorità, dell'esercito e delle numerose forze dell'ordine in campo.
Taggia sarà il Comune che patirà più disagi, con almeno 8mila persone da evacuare all'interno della Zona Rossa che scatterà dalle 7 del 15 maggio. Le scuole su Taggia saranno quindi il punto centrale pensato per l'accoglienza, così come le palestre dove sono stati già posizionati i primi lettini e le prime brande. Si tratta di spazi pensati non solo per anziani o per persone con problemi di deambulazione ma anche per le famiglie. Infatti verranno allestiti anche uno spazio per le mamme con bambini piccoli oltre a un'area giochi con diversi giocattoli.
Su Riva Ligure, invece, oggi sono state preparate le due tensostrutture, di Protezione Civile e Croce Rossa, per l'accoglienza nel campo sportivo delle persone Covid positive. Un lavoro importante quello dei volontari da oggi e per i prossimi giorni. Saranno loro il motore della macchina dell'accoglienza che su Riva Ligure. Infatti, grazie all'impegno della Protezione Civile locale, verranno forniti pasti caldi nell'area tra le Opere Parrocchiali e i giardini Don Luigi Aichino messi a disposizione dal Parroco Don Giovanni.
La macchina organizzativa procede a pieno regime. Entro domani sera tutto dovrà essere pronto per fornire la migliore accoglienza possibile per chiunque avrà bisogno. Le operazioni di disinnesco prenderanno via materialmente alle 9 di domenica. A quel punto dovranno essere terminate anche tutte le procedure di evacuazione che interessano tutto l'abitato di Arma di Taggia, Levà, parte di Riva Ligure fino al torrente Caravello, parte di Bussana di Sanremo e alcune case su Castellaro. Non è dato sapere quanto potranno durare le operazioni dell'Esercito, il tempo massimo previsto è per le 21 di domenica. Entro quell'ora la bomba dovrà essere resa inerte e poi portata in Cava a Ventimiglia per essere distrutta ma soprattutto a quel punto le persone potranno fare ritorno nelle proprie abitazioni.