Si era fratturato a un piede procurandosi una fastidiosa fascite, L.P., operaio di Rivieracqua assunto con procedura interinale nel 2016. Ieri, per rispondere di lesioni personali colpose sono comparsi davanti al giudice monocratico Francesca Minieri, pubblico ministero Enrico Cinnella Della Porta, l’ex direttore generale del Consorzio dell’acqua pubblica Gabriele Saldo difeso dall’avvocato Alessandro Mager e il direttore tecnico Paolo Ferrari, patrocinato dall’avvocato Michela Porcile del foro di Genova.
I fatti risalgono al luglio 2017 e sono avvenuti mentre l'operaio stava operando alla manutenzione di due vasche dell’acquedotto a Borghetto d’Arroscia. Secondo quanto ricostruito con l’ausilio di testimonianze, tra cui quella di un addetto del Comune, L.P., si sarebbe infortunato “saltando da una vasca all’altra”, non potendosi aiutare , se non, ha detto uno dei testimoni “aggrappandosi ai rami delle piante”.
Ascoltato anche il funzionario ispettore dell’Asl 1 Imperiese Luciano Biancardi impiegato presso il Dipartimento di prevenzione e controlli. “Da ispezioni abbiamo potuto verificare - ha detto Biancardi – che l’accesso alla vasca non era certo il migliore. Si era preso in considerazione l'utilizzo di una scala ma, comunque, mancava il parapetto”.
L’ispettore ha contestato anche l’assenza del Documento di valutazione dei rischi e che l’addetto infortunato “Non era formato per il primo soccorso”.
L.P., la vittima, a seguito dell’ottenuto risarcimento ha si è dichiarato disposto a ritirare la querela. Si torna in aula 17 ottobre, quando, se il processo proseguirà, dovrebbe essere ascoltato un consulente delle difese.