Eventi - 08 giugno 2022, 16:55

Trasferta in Piemonte per la XXIII Giornata interregionale dei Pensionati Coldiretti a Cannobio (foto)

A Cannobio momento di preghiera, ma anche pranzo conviviale e mercato di Campagna Amica con prodotti locali

Trasferta in Piemonte per la XXIII Giornata interregionale dei Pensionati Coldiretti a Cannobio (foto)

Trasferta in Piemonte per la XXIII Giornata interregionale dei Pensionati Coldiretti a Cannobio, in provincia di Verbania, alla presenza dei presidenti regionali della Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Angela RomaggiPier Luigi Cavallino e Yves Perraillon. Non hanno fatto mancare il loro caloroso saluto di vicinanza il presidente ed il segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti Giorgio Grenzi e Lorenzo Cusimano.

A Cannobio si sono susseguiti nella giornata diversi momenti: dalla preghiera al ricordo di quelli che sono i principi e gli ideali di un’esistenza scandita dai ritmi della terra, dal pranzo conviviale presso il ristorante “Il Portico” sul lungo lago fino al mercato di Campagna Amica con prodotti del Verbano-Cusio-Ossola e alle escursioni in barca o la visita del santuario della S.S. Pietà.

“Un momento importante che ha assunto un particolare valore dopo due anni in cui abbiamo dovuto sospendere questo incontro per la pandemia - afferma Angela Romaggi presidente dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Liguria – per cui abbiamo apprezzato ancora di più lo stare insieme per ricordare il prezioso e duro lavoro dei nostri soci pensionati, protagonisti della rinascita agricola del dopoguerra. A loro va il nostro grazie per essere il punto di riferimento per la famiglia, per Coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole”. 

“La festa del pensionato rappresenta un momento di riflessione e di dialogo dei nostri pensionati che sono da esempio anche per i giovani imprenditori e per le generazioni future – commentano Gianluca Boeri presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato confederale -.  La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può rinunciare ad un così prezioso patrimonio: la società e le imprese non possono fare a meno, infatti, di queste grandi persone che, con la loro esperienza di vita, hanno sempre validi insegnamenti, continuano a dare il loro contributo e a preservare i territori nonostante la pensione. E’ indispensabile, quindi, che le Istituzioni mettano in atto politiche che tutelino seriamente l’autonomia personale anche mediante migliori e più accessibili servizi di assistenza. Non può, quindi, che starci a cuore la salute, la prevenzione e la sicurezza dei nostri pensionati, oltre all’assicurare loro delle pensioni adeguate”.

 

C.S.

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